Le malattie muscoloscheletriche si stanno manifestando sempre più come una delle principali cause di disabilità a livello globale. Questo fenomeno non solo incide sulla qualità della vita dei pazienti, ma ha anche ripercussioni dirette sulla produttività lavorativa e sul funzionamento dei sistemi sanitari. Recenti dati forniti dall’Inail confermano un incremento elevato di tali patologie negli ambienti professionali. Alla luce di ciò, è diventato cruciale avviare un’azione congiunta che coinvolga ricerca, prevenzione e innovazione terapeutica. Questi concetti chiave sono stati espressi dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un videomessaggio destinato al “Musculoskeletal international symposium – prospettive future oltre Spine 4.0“, organizzato dalla Fondazione Policlinico universitario Campus Bio-Medico, evento che ha visto la partecipazione di rappresentanti dell’Inail e dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.
Il messaggio del ministro Schillaci
Durante il suo intervento, il ministro Schillaci ha riservato un forte sostegno all’iniziativa, evidenziando l’importanza della ricerca come motore di innovazione nella sanità pubblica. Ha sottolineato che il progetto di ricerca al centro del simposio rappresenta un esempio concreto di come l’innovazione possa migliorare la cura delle patologie spinali e la riabilitazione dei pazienti. La collaborazione tra le istituzioni, il mondo accademico e la clinica si configura come un elemento cruciale per il progresso in questo ambito.
In particolare, Schillaci ha messo in evidenza come l’incontro odierno possa servire da piattaforma per sviluppare strategie comuni capaci di affrontare le sfide legate alle patologie muscoloscheletriche. Ha rimarcato l’importanza di un approccio integrato che possa sintetizzare le conoscenze scientifiche con le esigenze reali dei pazienti, identificando soluzioni pratiche che possano essere immediatamente applicate.
Obiettivi di ricerca e innovazione
Un punto saliente del messaggio riguarda il percorso della Fondazione Campus Bio-Medico verso il riconoscimento come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico . Questo traguardo è visto come una testimonianza della qualità raggiunta nel campo della ricerca, della medicina rigenerativa e della chirurgia di precisione. Il raggiungimento della qualifica Irccs non solo conferisce prestigio all’istituzione, ma promette anche di migliorare ulteriormente la qualità dell’assistenza offerta ai pazienti.
Sottolineando l’importanza dell’investimento in prevenzione, ricerca e tecnologia, Schillaci ha ribadito che è fondamentale per garantire una vita migliore ai pazienti e la sostenibilità economica del sistema sanitario nazionale. In questo contesto, il Ministero della Salute si impegna a promuovere iniziative che favoriscano il progresso scientifico e la cooperazione tra le istituzioni e il mondo accademico.