Crescita attesa per le bevande a basso contenuto alcolico: +6% entro il 2027

Crescita attesa per le bevande a basso contenuto alcolico: +6% entro il 2027

Crescita del 6% prevista per il mercato delle bevande a basso contenuto alcolico entro il 2027, trainata dalle nuove generazioni che cercano scelte più salutari e consapevoli nel consumo.
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Crescita attesa per le bevande a basso contenuto alcolico: +6% entro il 2027 - Gaeta.it

Negli ultimi anni, il consumo di bevande a basso contenuto alcolico ha mostrato una tendenza in crescita, indicative di cambiare abitudini tra i consumatori. Secondo un report di IWRS – International Wine & Spirits Research, si prevede che il mercato delle bevande “low alcol” aumenterà del 6% entro il 2027 nei dieci mercati più influenti del settore. Questo fenomeno è alimentato soprattutto dalle nuove generazioni, che mostrano una preferenza crescente per scelte di consumo più salutari.

La spinta dei giovani verso scelte più consapevoli

Il trend delle bevande a basso contenuto alcolico è fortemente supportato dai consumatori più giovani. Un’analisi rivela che il 75% della Generazione Z ha ridotto le occasioni di consumo alcolico, seguita dai Millennial, con una percentuale del 70%. In confronto, la generazione X e i Boomer registrano tassi inferiori, rispettivamente del 60% e 54%. Questo trend evidenzia non solo una preoccupazione per la salute, ma anche una riflessione sulle spese legate al consumo di alcolici, suggerendo che le motivazioni economiche influiscono sulla scelta di optare per bevande a minore gradazione.

L’attenzione verso uno stile di vita più responsabile e il desiderio di mantenere una socialità attiva senza gli effetti pesanti dell’alcol stanno quindi modellando il futuro delle abitudini di consumo. Le aziende produttrici stanno osservando con interesse questa evoluzione, cercando di adattarsi a queste nuove preferenze con un’offerta diversificata.

Dati a supporto della tendenza

Il birrificio 32 Via dei Birrai ha sottolineato come queste osservazioni siano confermate dai dati presentati da BVA Doxa. Questo studio, commissionato dal Centro Informazione Birra di AssoBirra, ha cercato di catturare l’essenza del consumo birrario in Italia in un periodo caratterizzato da cambiamenti significativi. In particolare, il rapporto ha evidenziato una nuova filosofia di consumo, definita “soft pleasure”, rivolta a esperienze di consumo più leggere e meno intensive.

Le statistiche del report rivelano che un numero sempre maggiore di persone preferisce gustare bevande con una gradazione alcolica ridotta, abbinando piacere e moderazione. Questi sentimenti stanno influenzando profondamente le scelte nel settore della ristorazione e nei bar, dove i cocktail e le birre “low alcol” stanno diventando sempre più comuni nel menu.

In questo contesto, le aziende stanno rinnovando le loro offerte per includere opzioni che possano attrarre questo pubblico giovane e cosciente, evidenziando qualità e sapori, senza compromettere la salute.

Impatti sul mercato e opportunità future

La proiezione di una crescita del 6% nel mercato delle bevande a basso contenuto alcolico rappresenta una chiara opportunità per i produttori e i distributori del settore. Questo scenario apre anche a considerazioni sul modo in cui le aziende possono capitalizzare su questo nuovo segmento di consumatori. Investire in strategie di marketing mirate, che evidenzino gli aspetti salutari e il gusto delle bevande “low alcol”, può rivelarsi fondamentale per un posizionamento efficace nel mercato.

Le aziende sono chiamate a esplorare partnership con eventi e iniziative che promuovono uno stile di vita sano, creando collegamenti diretti con il target di riferimento. L’innovazione nella creazione di nuovi prodotti, che rispettino le preferenze di gusto e le esigenze sanitarie, sarà cruciale per differenziarsi in un settore in rapida evoluzione.

Non è solo una questione di affari; si tratta di un cambiamento culturale che potrebbe definire il futuro del consumo di alcolici, dove il bilanciamento tra piacere e responsabilità diventa un valore condiviso tra le nuove generazioni.

Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Armando Proietti

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