Crescita continua per il Salame Piemonte: aumenti notevoli nella produzione e nelle vendite

Il Salame Piemonte registra un aumento del 17% nella produzione e del 21% nelle vendite, grazie a strategie mirate e diversificazione dei formati, attirando nuovi consumatori anche nei mercati esteri.
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Crescita continua per il Salame Piemonte: aumenti notevoli nella produzione e nelle vendite - Gaeta.it

Il Salame Piemonte sta vivendo un periodo di crescita significativa, con i dati dei primi nove mesi dell’anno che mostrano un incremento sostanziale nella produzione e nelle vendite. Malgrado le sfide di mercato, il Consorzio Salame Piemonte ha riscontrato un notevole aumento nell’interesse dei consumatori, evidenziato anche dalla diversificazione dei formati di vendita. Questa evoluzione non solo sta trasformando il mercato, ma sta anche cambiando le abitudini di consumo, con un occhio attento alle esigenze dei clienti.

Incremento della produzione e delle vendite

Nei primi nove mesi di quest’anno, la produzione del Salame Piemonte è aumentata del 17%, mentre le vendite hanno registrato una crescita del 21%. Una variazione così marcata non è casuale; è il risultato di strategie mirate e di un crescente interesse da parte dei consumatori. Daniele Veglio, Presidente del Consorzio Salame Piemonte, ha sottolineato come l’aumento degli ordini e l’acquisizione di nuovi clienti nel canale GDO siano stati determinanti. Inoltre, l’incremento dell’affettato in vaschetta, che ha visto un aumento del 25%, è indicativo di una realtà di mercato in evoluzione, che spinge le aziende a diversificare i loro prodotti.

Le confezioni ridotte, da 80 e 60 grammi, sono state introdotte per rispondere a specifiche esigenze nutrizionali, facilitando un consumo più pratico e veloce durante la pausa pranzo. Questo approccio al mercato ha permesso al Salame Piemonte di avvicinarsi a nuove fasce di consumatori, incrementando così il proprio appeal.

Canali di vendita e mercati esteri

Un dato interessante riguarda i canali di vendita: il canale moderno, che include la GDO e i discount, rappresenta il 60% delle vendite totali. Questo è un segnale chiaro di come le dinamiche di acquisto siano cambiate, con una crescente inclinazione verso i canali più strutturati e facili da raggiungere. Al contrario, il canale tradizionale, composto da normal trade e grossisti, copre il 30% delle vendite. Soltanto il 10% delle vendite proviene dall’export, ma ci sono già segnali di una crescente appetibilità del prodotto sui mercati esteri.

Tra i paesi che dimostrano maggiore interesse per il Salame Piemonte, la Svezia ha guadagnato il primo posto, seguita da Francia e Germania, con la Svizzera che entra ora nella lista dei compratori. Sebbene ci sia stata una recente perdita del mercato giapponese, il Consorzio nutre speranze di vedere presto riaperta la strada per l’importazione di salumi italiani, con l’auspicio che i dati sull’export possano continuare a migliorare.

Previsioni per la fine dell’anno

Per quanto riguarda le prospettive di chiusura del 2023, il Consorzio Salame Piemonte appare moderatamente ottimista. La previsione di un mantenimento dell’attuale trend di crescita è supportata da tre principali fattori: l’aumento delle vendite di affettato, l’ampliamento della gamma di clienti nel settore retail e un riscontro positivo sui mercati esteri. Queste variabili potrebbero non solo consolidare la posizione del Salame Piemonte nel mercato nazionale, ma favorire anche la sua presenza globale. La strategia di risposta alle richieste del mercato e la continua innovazione nei formati potrebbero rivelarsi fondamentali per il futuro del prodotto, rendendo la tradizione italiana accessibile a nuovi consumatori in tutto il mondo.

Ultimo aggiornamento il 25 Novembre 2024 da Sara Gatti

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