L’Osservatorio Dati della Regione Adriatico-Ionica ha pubblicato alcuni dati significativi riguardo all’andamento economico e commerciale della Macroregione. Negli ultimi due decenni, il valore dell’interscambio commerciale ha mostrato una crescita impressionante del 300% rispetto al 2002, fornendo un’importante indicazione sullo sviluppo del settore manifatturiero, che nel 2022 ha raggiunto un valore complessivo di 31,1 miliardi di euro. Questi dati evidenziano il ruolo strategico e crescente che questa area ha assunto nel panorama economico europeo.
Valore del pil e crescita del commercio
Nel 2022, il Pil della Macroregione ha raggiunto una cifra di 1.839 miliardi di dollari, con le regioni italiane che rappresentano più del 73% di questo totale. Nel corso degli ultimi venti anni, il commercio con l’area ha mostrato un incremento del 175%, evidenziando una robusta crescita. In particolare, nell’ultima decade, si è registrato un aumento del 102%, segno di un’attenzione sempre maggiore verso le opportunità economiche offerte da questa regione.
Tuttavia, il periodo pandemico ha portato sfide significative. Nel 2020, il traffico marittimo ha subito un calo del 12%, condizionando negativamente il commercio. Nonostante i segnali di ripresa siano visibili, il livello di traffico pre-Covid non è stato ancora completamente recuperato. Questo scenario mette in risalto la necessità di strategie di sviluppo adeguate per affrontare i cambiamenti e ottimizzare le connessioni commerciali.
Sviluppo delle infrastrutture e presentazione del nuovo progetto
Questi dati sono il risultato di una collaborazione tra l’Osservatorio Do-Air e l’Università Politecnica delle Marche; l’iniziativa è stata presentata durante un evento a Ancona, alla Camera Marche, alla presenza del presidente della Regione Francesco Acquaroli e del presidente Gino Sabatini. È stata presentata la terza annualità del progetto “Infrastrutture”, che nel 2025 si concentrerà sulle connessioni all’interno del bacino adriatico-ionico.
Il progetto prevede un roadshow internazionale che toccherà diverse tappe, tra cui Grecia a maggio 2025 e Slovenia a giugno 2025. Si parla anche di un possibile stop in Serbia, mirato a rafforzare le connessioni marittime, ferroviarie e aeree tra le diverse nazioni della Macroregione. Questa iniziativa è vista come un passo cruciale per migliorare le opportunità di scambio e per stimolare ulteriormente lo sviluppo economico.
Dichiarazioni e visione futura
Gino Sabatini, durante la presentazione, ha enfatizzato l’importanza delle infrastrutture come base per il commercio e il turismo. Ha sottolineato come uno sviluppo integrato delle reti possa aggirare criticità e massimizzare le risorse disponibili. Il presidente Acquaroli ha aggiunto che le Marche possono fungere da ponte tra le due sponde dello stesso mare, enfatizzando la necessità di considerare un approccio di area vasta, inclusi i collegamenti aerei.
La visione condivisa tra queste autorità suggerisce un futuro dove le opportunità per le imprese e i giovani professionisti potrebbero aumentare notevolmente grazie a una rete di collegamenti efficiente. Si tratta di un percorso in cui il turismo potrebbe beneficiare enormemente di un patrimonio culturale variegato, elemento fondamentale per la valorizzazione del territorio.
L’attenzione verso la Macroregione e i suoi sviluppi rappresenta, quindi, una priorità sia per il governo regionale che per le politiche locali, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle Marche all’interno di un contesto economico più ampio.