Crescita del mercato turistico a Torino: trend positivi e opportunità da cogliere

Crescita del mercato turistico a Torino: trend positivi e opportunità da cogliere

Il mercato turistico di Torino cresce post-pandemia, con un focus sull’occupazione femminile e giovanile. La ristorazione domina il settore, mentre si evidenziano sfide infrastrutturali e retributive da affrontare.
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Crescita del mercato turistico a Torino: trend positivi e opportunità da cogliere - Gaeta.it

Il mercato turistico a Torino sta vivendo una fase di rinnovamento e crescita, con una particolare attenzione verso l’incremento dell’occupazione femminile e il coinvolgimento dei giovani. Un recente studio condotto dal Collegio Carlo Alberto mette in luce come il settore, supportato principalmente dalla ristorazione, stia recuperando slancio dopo la pandemia. Il report evidenzia anche che i livelli occupazionali nel turismo sono sorprendentemente vicini a quelli dell’industria.

Un’occhiata al panorama del lavoro nel turismo

Gli ultimi dati mostrano che il settore turistico torinese, pur rappresentando solo il 7% dell’occupazione totale, presenta caratteristiche uniche. Attualmente, in provincia, operano circa 13.650 imprese, con una netta predominanza della ristorazione che conta l’85% del totale. Ciò significa che quasi 12.000 aziende sono attive nella preparazione e somministrazione di cibi e bevande. Seguono, anche se a distanza, le strutture ricettive con l’11% e i servizi di viaggio con il 4%.

Il numero di occupati nel turismo tocca le 54.000 unità, e la presenza femminile è marcata: oltre un terzo delle imprese è gestito da donne e il 56% dei dipendenti è di sesso femminile. I dati rivelano anche che nel comparto dei servizi di viaggio la percentuale di lavoratrici arriva all’80%. Questo diverso profilo demografico è accompagnato da una crescente presenza di giovani nel mercato; infatti, più della metà degli occupati ha un’età compresa tra i 25 e i 49 anni. Colpisce il fatto che i giovani tra i 16 e i 24 anni abbiano visto un aumento significativo delle opportunità lavorative, un fenomeno sempre più evidente nel periodo post-pandemia.

Profili e contratti nel turismo torinese

Per quanto riguarda le forme contrattuali, il contratto a tempo indeterminato si afferma come la modalità più comune nel settore, raggiungendo il 53,6% nel 2022. Questo indicatore segna un’evoluzione verso l’instaurazione di un lavoro più stabile, anche se aumenta la necessità di contratti a termine e stagionali, che sono comunque numerosi in questo comparto.

La retribuzione media settimanale degli occupati nel turismo a Torino si attesta attorno ai 400 euro, cifra più bassa rispetto ai 680 euro nei servizi e 725 euro nell’industria. Le figure professionali più richieste includono i camerieri, con 10.930 contratti attivati nel 2022, seguiti dai lavoratori nel settore alloggi , cuochi e baristi . Non mancano richieste per altre figure, come addetti all’accoglienza e agenti di viaggio, ma la priorità sembra rimanere per i ruoli legati alla ristorazione.

Sfide per il futuro del turismo torinese

Il sindaco Lo Russo ha manifestato ottimismo riguardo al futuro del settore, ma ha sottolineato l’urgenza di colmare alcuni gap strutturali. Tra le priorità indicate emerge il miglioramento delle infrastrutture, inclusa la questione della Tav Torino-Lione e dei collegamenti con Savona. Un altro punto critico è rappresentato dall’aeroporto di Caselle, che richiede una rivalutazione per rilanciarne le potenzialità. L’offerta alberghiera, soprattutto per l’alta gamma, è un altro ambito in cui si possono compiere progressi, accanto a un piano strategico per connettere le varie offerte turistiche della città.

In aggiunta, l’idea di collegare Torino alle Langhe e alla possibilità di praticare sport invernali a breve distanza dalla città si presenta come una chance interessante per attrarre visitatori. Questa iniziativa potrebbe far leva sui turisti in cerca di esperienze diverse e integrate.

Strategia per il turismo e importanza degli eventi

Il presidente della Camera di Commercio, Dario Gallina, ha recentemente ribadito l’importanza del turismo come motore economico. Sottolinea come eventi significativi, come CioccolaTò, possano contribuire a una visibilità crescente per Torino e attrarre un numero sempre maggiore di visitatori. Tuttavia, per sostenere questa crescita è fondamentale investire nella formazione di personale qualificato, per garantire un servizio di qualità.

La dirigente di Turismo Torino, Marcella Gaspardone, ha avvertito riguardo alle retribuzioni nel settore, che non sempre risultano competitive, mentre Giancarlo Banchieri ha rimarcato l’importanza di migliorare la qualità dell’offerta ricettiva. Infine, un accento deve essere posto sull’assegnazione di risorse europee per il rinnovamento delle strutture turistiche. Tale strategia si presenta come un passo necessario per fare del turismo un pilastro fondamentale dell’economia torinese, che attualmente rappresenta il 10% del PIL della Regione.

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