Crescita del turismo in Valbelluna: opportunità e sfide secondo gli operatori locali

Crescita del turismo in Valbelluna: opportunità e sfide secondo gli operatori locali

Il Consorzio turistico Dolomiti Prealpi discute strategie per valorizzare il turismo in Valbelluna, puntando su servizi, collaborazione tra operatori e promozione integrata per attrarre visitatori.
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Crescita del turismo in Valbelluna: opportunità e sfide secondo gli operatori locali - Gaeta.it

Il turismo in Valbelluna è considerato una risorsa con grandissime potenzialità, ma per sfruttarle appieno è necessario lavorare su diversi aspetti fondamentali. L’assemblaggio dei soci del Consorzio turistico Dolomiti Prealpi, ospitato a Col Cumano di Santa Giustina, ha messo in luce l’importanza di incrementare i servizi e migliorare la collaborazione tra gli operatori turistici, nonché tra gli stessi operatori e le amministrazioni locali. Durante l’incontro, circa cento rappresentanti, da strutture ricettive a guide turistiche, hanno discusso le problematiche legate al condiviso obiettivo di sviluppare ulteriormente l’area.

Il dibattito sul turismo in Valbelluna

L’assemblea ha aperto un dibattito acceso sui punti di forza e debolezza del turismo nella regione. Dopo l’introduzione del presidente Lionello Gorza, che ha sollevato interrogativi cruciali sulla consapevolezza del significato di “fare turismo”, i partecipanti sono stati coinvolti in una discussione su come posizionare questa area da un punto di vista turistico. Gorza ha evidenziato la necessità di creare un’identità di marca che unisca le attrattive del Lago del Corlo e del Lago di Santa Croce.

Dopo l’approvazione del bilancio 2024 e la presentazione di un questionario anonimo per raccogliere opinioni e suggerimenti dai partecipanti, il dibattito si è concentrato su vari temi. Il richiamo alle risorse naturalistiche e storiche è stato indiscutibile; tuttavia, sono emerse preoccupazioni significative riguardo alle strategie promozionali adottate e alla mancanza di alcuni servizi essenziali per i turisti, come i trasporti. Il tema della comunicazione è stato altresì messo in discussione, con l’aspettativa che vi sia un miglioramento nell’interazione con gli enti pubblici.

Progetti e iniziative per il futuro

Valentina Colleselli, direttrice della Dmo Dolomiti, ha presentato i progetti attualmente in fase di attuazione, tra i quali spiccano le iniziative di digital marketing e la definizione di mercati obiettivo. Questi progetti sono realizzati in stretta collaborazione con l’amministrazione provinciale, come ha sottolineato la consigliera provinciale delegata al turismo, Vanessa De Francesch. Un altro importante intervento è stato quello di Ennio Vigne, commissario del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, che ha messo in evidenza il cicloturismo come uno dei prodotti su cui puntare. Particolare attenzione è stata dedicata all’Anello della Valbelluna, che rappresenta un’opportunità per migliorare l’attrattività turistica dell’area. Vigne ha invitato tutti a esprimere idee e suggerimenti su attività e progetti utili allo sviluppo turistico.

Necessità di promozione unitaria

La presidente del Gal Prealpi e Dolomiti, Sara Bona, ha sottolineato l’importanza di creare una strategia promozionale integrata per la Valbelluna, specialmente per quanto riguarda il turismo sostenibile. Questo approccio colmerebbe le lacune evidenziate nel sondaggio effettuato tra gli associati, dove sono stati proposti suggerimenti pratici per migliorare la promozione del turismo outdoor e la manutenzione dei sentieri. Inoltre, un tema ricorrente è stato il potenziamento dei piccoli agricoltori, percepiti come custodi del territorio, in contrapposizione al turismo di massa che, secondo alcuni, potrebbe minacciare l’identità locale e l’ambiente.

L’incontro ha quindi evidenziato l’urgenza di una maggiore consapevolezza riguardo al ruolo della Valbelluna come anello di congiunzione tra i sistemi territoriali europei e ha gettato le basi per un futuro di collaborazione più focalizzato, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente le potenzialità di una delle zone turistiche più promettenti delle Dolomiti.

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