La demografia di Milano sta vivendo un cambiamento significativo, con un aumento costante della popolazione anziana. Questo fenomeno, che si riflette anche a livello nazionale, solleva importanti questioni relative alla salute pubblica e alle politiche urbane. Durante il quinto congresso internazionale “Healthy Lifespan”, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha evidenziato come attualmente oltre l’8% della popolazione milanese sia composto da cittadini con più di 80 anni, un dato che sottolinea la necessità di interventi coordinati per migliorare la qualità della vita di questa fascia della popolazione.
L’aumento della popolazione over 80 e le sue implicazioni
Attualmente a Milano, i cittadini ultraottantenni superano le 117mila unità, tra cui ben 731 centenari. Questo crescente numero di anziani è il risultato di progressi significativi nelle condizioni di vita e nei trattamenti medici. Le migliori pratiche sanitarie, uniche nel loro genere, assieme a un sistema di welfare in evoluzione, stanno contribuendo a questa tendenza demografica. Tuttavia, Sala ha messo in guardia su quelle che potrebbero essere le sfide future che una popolazione in crescita presenta. L’aumento della longevità, infatti, richiede risposte adeguate in termini di servizi sanitari, sostegno sociale e accesso a risorse alimentari di qualità. La salute degli anziani è cruciale non solo per il benessere individuale, ma anche per la sostenibilità della società nel suo complesso, rendendo necessaria una riflessione profonda su come affrontare tali temi nelle politiche pubbliche.
Il diritto all’alimentazione sana e le politiche urbane
Un argomento centrale dell’intervento di Sala è stato il diritto fondamentale a un’alimentazione sana e sufficiente. In un contesto globale di aumento della popolazione anziana, la sicurezza alimentare diventa un elemento primario su cui le città devono strutturarsi. Sala ha sottolineato che questo diritto non è solo una questione di salute ma anche di equità, un tema già affrontato durante l’Expo 2015. Le risposte delle grandi città, quindi, devono includere politiche innovative che garantiscano accesso e disponibilità di cibo di qualità per tutti. Milano si sta impegnando ad affrontare queste sfide attraverso iniziative concrete, necessarie se si vogliono evitare disparità sempre maggiori.
Milano e la lotta contro lo spreco alimentare
La campagna di Milano per contrastare lo spreco alimentare è stata esemplificata con l’iniziativa chiamata Milan Urban Food Policy Pact, un progetto che dal 2015 riunisce oltre 200 città nel mondo. Attraverso questa rete, Milano condivide pratiche di successo e strategie per migliorare la sostenibilità alimentare e l’equità sociale. Gli hub di quartiere, creati per raccogliere cibo ancora utilizzabile da supermercati e ristoranti, sono un esempio di come sia possibile gestire il food waste. Questa iniziativa non solo permette di ridurre gli sprechi, ma fornisce anche un’importante rete di supporto alle fasce più vulnerabili della popolazione, dimostrando che esiste un modo per affrontare il problema della fame in una città che sta crescendo.
L’importanza della promozione di stili di vita attivi
Infine, il sindaco ha richiamato l’attenzione sulla necessità di promuovere stili di vita attivi, in particolare tra i giovani. Con una società che sta diventando sempre più sedentaria – l’Italia si posiziona al quarto posto tra i paesi OCSE per inattività fisica degli adulti – investire in programmi di attività fisica risulta cruciale. La presenza del Human Technopole nella città di Milano permette di integrare ricerca e innovazione nel campo delle scienze della vita, con l’obiettivo di migliorare non solo la salute degli anziani, ma anche quella delle generazioni future. L’intervento del sindaco si chiude quindi su un tema fondamentale: l’urgenza di creare una cultura del movimento e dello sport che possa avere un impatto duraturo nella comunità.
Ultimo aggiornamento il 4 Ottobre 2024 da Francesco Giuliani