Crescita della produzione di mele in Italia nel 2024: dati e analisi

Crescita della produzione di mele in Italia nel 2024: dati e analisi

Nel 2024, la produzione di mele in Italia cresce dell’8%, raggiungendo oltre 2,35 milioni di tonnellate. Trentino Alto Adige guida il settore, mentre il mercato mostra segnali positivi nonostante le sfide climatiche.
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Crescita della produzione di mele in Italia nel 2024: dati e analisi - Gaeta.it

Nel 2024, l’industria italiana delle mele ha registrato un significativo incremento della produzione, arrivando a toccare 2.350.629 tonnellate, un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente. Questo scenario si riflette non solo nelle quantità totali, ma anche nella qualità e nelle aspettative per il mercato fresco, che ha contribuito con 2.018.378 tonnellate, un aumento del 7%. L’analisi dettagliata nelle prossime sezioni offre un quadro esaustivo della situazione attuale.

I principali attori della produzione di mele in Italia

Il Trentino Alto Adige si conferma come la regione leader nella produzione di mele, contribuendo al 66% della produzione totale. Nel dettaglio, la provincia di Bolzano ha prodotto 1.041.064 tonnellate, segnando un incremento del 3%, mentre quella di Trento ha visto un leggero calo con 477.771 tonnellate, corrispondente a una diminuzione del 2%. È interessante notare come altre regioni abbiano mostrato risultati variabili in termini di crescita.

Il Veneto ha vissuto una rinascita sorprendente, registrando un incremento del 43% rispetto ai minimi storici del 2023, causati da eventi climatici avversi come gelate e grandini. Anche il Piemonte ha contribuito significativamente con 295.173 tonnellate, segnando un aumento del 17%. Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia hanno avuto performance positive con crescita rispettivamente del 14% e del 5%. Al contrario, la Lombardia ha visto un decremento del 16%, evidenziando disparità regionali nella produzione.

Categorie di mele e produzione biologica

L’andamento della produzione ha variato notevolmente tra le diverse varietà di mele. Le Golden Delicious hanno subito una flessione del 6%, ma se consideriamo le giacenze al primo gennaio 2025, si nota un abbassamento dell’8% rispetto all’anno precedente. La varietà Red Delicious ha registrato un incremento del 14%, recuperando da un precedente minimo storico, con un totale di 199.256 tonnellate. Le Gala hanno mantenuto livelli costanti rispetto agli anni passati, mentre le Fuji hanno chiuso l’anno con 162.666 tonnellate, segnando un incremento del 4%.

Un dato interessante è la produzione biologica, che ha visto una crescita del 13%, portando il totale a 189.993 tonnellate. Questo segnale positivo è accompagnato da un clima di ottimismo per la nuova campagna commerciale, con previsioni di un’annata stabile.

Analisi del mercato e tendenze di vendita

Il mercato delle mele è definito “ricettivo”, con un buon andamento delle vendite sin dall’inizio della stagione. Le Golden Delicious hanno visto un incremento del 21% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le Gala hanno ottenuto un +25% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Questo è un riflesso non solo della qualità delle mele, che è stata descritta come “ottima”, ma anche delle strategie di vendita messe in atto dai produttori.

L’industria ha affrontato, in particolare, le sfide legate alle condizioni climatiche avverse dello scorso autunno. Nonostante le piogge abbondanti durante il periodo di raccolta, la qualità generale dell’assortimento è rimasta alta. La valutazione sulla rete di esportazione verso i mercati europei è stata ottimistica, con un avvio fluido delle operazioni. Secondo le stime dell’Ismea, il 70% delle mele italiane destinate all’export trova sbocco in Europa, segnando quindi un’ottima opportunità per gli agricoltori e l’economia locale.

Questo scenario mette in luce il dinamismo del settore e le capacità di adattamento degli agricoltori italiani, che si preparano ad affrontare le sfide future con una solida base produttiva.

Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2025 da Marco Mintillo

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