Il mercato alimentare italiano ha visto variazioni significative a dicembre 2024, secondo il report “Lo stato del Largo Consumo in Italia” pubblicato da NielsenIQ. Analizzando i comportamenti dei consumatori e l’andamento degli acquisti nel Paese, il rapporto offre indicazioni chiare sulla salute del settore della Grande Distribuzione Organizzata, evidenziando le aree merceologiche in crescita e quelle in calo.
Andamento delle vendite: ittico e carni in aumento
Nel mese di dicembre, il settore ittico e le carni hanno registrato un incremento notevole rispetto all’anno precedente, con un aumento rispettivo del valore delle vendite pari a +0,9% per l’ittico e +0,8% per le carni. Tuttavia, le analisi sui volumi di vendita rivelano un quadro più complesso. Per l’ittico, infatti, è stata registrata una diminuzione del -2,5% nei volumi, indicando che, sebbene il valore delle vendite sia aumentato, il numero di unità vendute sia calato. D’altro canto, il settore delle carni ha mantenuto una stabilità nelle vendite in volume, senza subire variazioni significative.
Il report evidenzia che, al contrario, il segmento delle beverage ha mostrato una performance negativa in entrambi i parametri: valore e volume. In dettaglio, il settore delle bevande ha visto un decremento del -4,8% nel valore delle vendite e un calo del -4,7% nei volumi, il che suggerisce un ridotto interesse da parte dei consumatori in questo ambito. Tali dati pongono interrogativi sulle abitudini di acquisto degli italiani, che sembrano preferire categorie merceologiche come l’ittico e le carni piuttosto che le bevande.
Segmentazione dei prodotti freschi e preferenze dei consumatori
Un altro aspetto importante emerso dallo studio riguarda il segmento del fresco, che comprende prodotti a peso fisso e variabile, il quale è risultato invariato. Ciò potrebbe indicare una certa stabilità nei consumi di cibi freschi tra i consumatori italiani. Tra le categorie più scelte, la frutta e la verdura si posizionano al primo posto, con un incremento del +1,7% nel valore. Segue la macelleria e polleria, che ha mostrato un aumento del +1,2%. I formaggi si attestano a +1,1%.
Tuttavia, non tutte le categorie hanno avuto la stessa sorte. La pescheria e la salumeria hanno mostrato tendenze di mercato in declino, con variazioni rispettive di -5,8% e -3,9% nel valore delle vendite. Questi dati segnano un cambiamento nelle preferenze alimentari degli italiani, che sembrano essere più orientati verso categorie di prodotti freschi, lasciando indietro alcune aree tradizionali.
Canali distributivi e fatturato della grande distribuzione
Un ulteriore punto analizzato nel report è l’andamento dei differenti canali distributivi. I discount hanno visto una crescita significativa, con un aumento del valore delle vendite del +2,1%. Anche i superstore hanno registrato un incremento, attestandosi a +1,6%, mentre il settore dei supermercati ha guadagnato un modesto +0,4%. In contrapposizione, tutti gli altri canali distributivi hanno subito un calo, in particolare i liberi servizi, che hanno registrato un notevole -5,9%.
Il fatturato complessivo della Grande Distribuzione Organizzata in Italia per il 2024 ha raggiunto i 135,1 miliardi di euro, con un incremento del +1,8% rispetto all’anno precedente. Questi dati non solo illustrano l’andamento del mercato, ma offrono anche spunti per comprendere meglio le tendenze emergenti nei consumi alimentari degli italiani e identificare opportunità per i rivenditori nel panorama retail.
Ultimo aggiornamento il 31 Gennaio 2025 da Armando Proietti