Berlucchi, rinomata azienda vinicola della Franciacorta, ha registrato una crescita del 4% nelle vendite, raggiungendo un fatturato di 54,4 milioni di euro nel 2023. Questo incremento avviene in un contesto economico complesso, contrassegnato da un calo del volume di vendite pari al 5%, il quale suggerisce un importante spostamento dell’attenzione verso le fasce di prezzo più elevate. Analizziamo i dettagli di questa performance e il contesto finanziario dell’azienda.
Vendite e performance in Italia e all’estero
L’analisi delle vendite mette in evidenza che il mercato italiano ha contribuito con 51 milioni di euro, registrando un incremento del 3%, mentre l’export ha visto un notevole aumento del 14%, arrivando a 3,4 milioni di euro. È fondamentale notare che il fatturato è principalmente generato dal lavoro sul Franciacorta e dalla vendita interna; infatti, l’export rappresenta solo il 3,5% delle bottiglie prodotte, ovvero circa 4,2 milioni. Questo evidenzia un forte focus sulla distribuzione locale, ma anche una crescente apertura ai mercati esteri.
Questa crescita, peraltro, è accompagnata da un miglioramento dei margini operativi e dell’utile netto. Grazie alla riduzione dei costi delle materie prime, che sono scesi al 29% del fatturato nel 2023 rispetto al 34% nel 2022 e al 40% nel 2021, Berlucchi ha visto un incremento dell’utile operativo a 9,5 milioni di euro e un utile netto che ha raggiunto i 7,1 milioni di euro, segnando un aumento del 23% dopo aver assorbito una tassazione del 28%.
Situazione finanziaria e investimenti
Tuttavia, nonostante i risultati positivi delle vendite, la situazione finanziaria di Berlucchi presenta delle contraddizioni. È stato registrato un significativo aumento del capitale circolante, con crediti verso clienti aumentati di 15 milioni di euro e un incremento del magazzino di 8 milioni di euro. Anche se gli investimenti sono stati limitati, si può notare una certa crescita nel corso degli ultimi 4-5 anni, con quote che nel 2023 raggiungono i 2,3 milioni di euro.
A causa di questo aumento del capitale circolante, il debito dell’azienda è passato da 32 a 53 milioni di euro, amplificato dalla recente emissione di prestiti obbligazionari per un valore di 9 milioni di euro. Nonostante questa crescita del debito, l’azienda non ha distribuito dividendi negli ultimi anni, mantenendo una strategia di reinvestimento delle risorse generate.
La storia di Guido Berlucchi e la sua eccellenza
Fondata nel 1955, Guido Berlucchi è un simbolo della vinificazione in Franciacorta. L’azienda nasce dall’unione tra Guido Berlucchi e l’enologo Franco Ziliani, che hanno dato vita alla produzione di spumante di qualità secondo il metodo classico. Nel 1961, con la sigillatura di tremila bottiglie di Pinot di Franciacorta, Berlucchi ha segnato una svolta storica per il territorio, contribuendo in modo determinante alla fioritura della denominazione Franciacorta DOCG.
Col passare degli anni, l’impresa è cresciuta, affermandosi come leader nella produzione di metodo classico in Italia. Non solo ha saputo mantenere una qualità eccellente, ma ha anche espanso la sua distribuzione a livello internazionale. Il portfolio dei vini Berlucchi è variegato, comprendendo l’iconica “Cuvée Imperiale”, la linea innovativa “61”, nonché i prestigiosi vini d’alta gamma “’61 Nature” e “Palazzo Lana riserva”. Berlucchi incarna l’eccellenza italiana, rappresentando valori di passione, creatività e tradizione, che la pongono tra le migliori realtà vinicole nel panorama internazionale.
Ultimo aggiornamento il 8 Ottobre 2024 da Sara Gatti