Crescita delle visite nelle cantine italiane: si prevede un aumento del 9% nel 2025

Crescita delle visite nelle cantine italiane: si prevede un aumento del 9% nel 2025

Nel 2025, le visite alle cantine italiane cresceranno del 9%, grazie all’enoturismo e al progetto “Open Winery”, che promuove esperienze immersive attraverso narrazioni digitali e podcast geolocalizzati.
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Crescita delle visite nelle cantine italiane: si prevede un aumento del 9% nel 2025 - Gaeta.it

Nel 2025, le visite alle cantine italiane sono destinate a crescere del 9%, secondo recenti stime nel settore. Negli ultimi dodici mesi, l’enoturismo ha mostrato un incremento compreso tra il 7 e il 10%, portando a oltre 16,5 milioni di visitatori. Questa tendenza emerge in occasione della presentazione della seconda tappa di “Open Winery“, un progetto volto a valorizzare l’enoturismo mediante narrazioni digitali e podcast geolocalizzati.

L’importanza del progetto “Open Winery”

Open Winery” è un’iniziativa innovativa che promuove la cultura del vino e l’enoturismo in Italia. Sviluppato da Loquis, una piattaforma di podcast gratuita dedicata ai viaggi, il progetto mira a connettere le persone con i territori attraverso storie avvincenti. Dopo l’esordio in Sicilia, alla pendici dell’Etna, il tour si è spostato in Toscana, precisamente in Maremma, dove ha visto protagonista la cantina di Sassotondo, situata a Sovana, in provincia di Grosseto.

La tappa toscana ha messo in evidenza la capacità di raccontare la storia della cantina attraverso un podcast dedicato. In questo audio, gli ascoltatori vengono accompagnati nella scoperta delle origini della cantina e della passione dei produttori per il vino. L’aspetto narrativo sottolinea le motivazioni che hanno portato alla nascita di Sassotondo, rivelando un legame profondo con il territorio di Pitigliano, le sue caratteristiche geografiche e climatiche, e l’unicità del suo terroir vulcanico.

Il valore del Ciliegiolo e la cantina scavata nel tufo

Uno degli elementi chiave del racconto è il Ciliegiolo, vitigno simbolo della cantina di Sassotondo. Il progetto non solo si concentra sulla storia, ma approfondisce anche le tecniche di affinamento dei vini. Gli ascoltatori vengono guidati attraverso le sale della cantina, che è stata scavata nel tufo, una peculiarità del luogo. Le metodologie adottate per l’affinamento possono influenzare notevolmente il profilo dei vini, e il podcast si immerge in questo aspetto, rendendo l’esperienza sensoriale e educativa.

Il podcast, quindi, non si limita a presentare informazioni, ma crea un legame emotivo con il pubblico. La narrazione si fa portavoce delle tradizioni locali e delle peculiarità che contraddistinguono i vini toscani. Questo approccio contribuisce a rendere ogni visita non solo semplice sosta, ma un vero e proprio viaggio esperienziale.

La crescita del turismo enogastronomico in Italia

Bruno Pellegrini, amministratore delegato di Loquis, ha sottolineato l’evoluzione del turismo enogastronomico in Italia. Recenti ricerche rivelano che il 70% dei turisti ricerca esperienze autentiche legate al cibo e al vino durante i propri viaggi. Inoltre, più del 70% delle cantine italiane ha già investito nell’hospitality, per migliorare l’accoglienza dei visitatori.

Con l’iniziativa “Open Winery“, Loquis punta a trasformare la visita in cantina in un’esperienza coinvolgente, rendendo i turisti partecipi del processo vitivinicolo. Ad oggi, Loquis è seguito da 2,5 milioni di turisti esperienziali. Questi viaggiatori non cercano solo foto da postare sui social, ma vogliono approfondire la conoscenza del territorio e vivere appieno le tradizioni locali.

Il connubio tra tecnologia e degustazione trova, dunque, una sua dimensione perfetta nell’enoturismo, contribuendo allo sviluppo del settore e al rafforzamento dell’identità enologica italiana.

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