Il panorama turistico italiano sta vivendo un periodo di forte espansione, come dimostrato dai recenti dati forniti dall’Eurispes. Il turismo, da sempre uno dei settori trainanti dell’economia italiana, ha visto un significativo incremento delle presenze di visitatori internazionali, con un incremento del 14% rispetto all’anno scorso. Questa tendenza positiva non solo riflette un aumento nel numero di arrivi, ma anche un incremento esponenziale nella spesa dei turisti, che ha registrato un aumento del 20% nei primi mesi del 2024 rispetto all’anno precedente. Si stima che entro il 2030 giungeranno nel mondo ben 1,8 miliardi di turisti internazionali, contribuendo in modo fondamentale al Prodotto Interno Lordo del nostro Paese; si prevede, addirittura, che il settore turistico possa apportare fino al 15% del PIL.
La spesa dei turisti e l’evoluzione delle previsioni
Crescita delle presenze e della spesa
Le proiezioni per il 2024 indicano una previsione di ben 215 milioni di presenze turistiche in Italia. La spesa totale, considerando sia i turisti stranieri che quelli italiani, è stimata attorno ai 62 miliardi di euro. Di questo importo, si evidenzia che solo ad agosto sono stati circa 40 milioni gli arrivi di turisti stranieri, generando un giro d’affari che supera sei miliardi di euro. Questo afflusso non solo supporta l’economia locale, ma stimola anche altri settori, come la ristorazione, la cultura e i servizi.
Impatto dell’overtourism
Tuttavia, il fenomeno dell’overtourism, ovvero l’eccessivo afflusso di turisti in alcune località, sta diventando una problematica sempre più difficile da gestire. Le città come Firenze, Venezia e Roma sono tra quelle maggiormente colpite, costringendo le autorità a riflettere su strategie di sostenibilità e gestione del turismo. In questo contesto, l’Eurispes ha fatto emergere l’importanza di uno sviluppo turistico che possa tenere conto dell’equilibrio tra accoglienza e qualità della vita degli abitanti.
Affitti brevi e il business del turismo
L’influenza di piattaforme come Airbnb
A Firenze, il settore degli affitti brevi, in gran parte rappresentato da piattaforme come Airbnb, sta portando significativi introiti. Solo nel 2023, Airbnb ha versato oltre 14 milioni di euro di imposta comunale, pari al 20% di quanto incassato dagli hotel cittadini. I proventi derivanti dagli affitti brevi stanno contribuendo in modo considerevole all’economia locale, rendendo necessaria una riflessione sul bilanciamento tra i vantaggi economici e l’impatto sociale sull’area urbana.
Le mete più colpite dall’overtourism
Analizzando le destinazioni italiane più influenzate dal fenomeno dell’overtourism, si evidenzia come Dubrovnik sia in cima alla lista, seguita da Venezia e Macao. Roma, purtroppo, si colloca al tredicesimo posto, un segnale della crescente pressione turistica che minaccia alcuni dei patrimoni storici e culturali più preziosi d’Europa. Il problema, quindi, non è soltanto quello di ricevere turisti, ma anche come gestire questa ricezione in modo sostenibile.
Le sfide future del settore turistico
Situazione attuale e progetti futuri
Con oltre 9,5 milioni di immobili vuoti in Italia, il settore degli affitti brevi rappresenta meno del 2% di tale patrimonio. La Toscana ricopre il primo posto con 108 mila sistemazioni per affitti brevi, ma è fondamentale considerare le implicazioni di una richiesta sempre crescente e le politiche di gestione necessarie per una crescita equilibrata e sostenibile.
La necessità di una regolamentazione
Serve un’approfondita riflessione sulle politiche da adottare per arginare i fenomeni di sovraffollamento e valutare strategie di destagionalizzazione, onde garantire che il patrimonio culturale italiano continui ad essere un bene fruibile sia per turisti che residenti. Gli enti locali sono chiamati a sviluppare piani di lungo termine per una gestione sostenibile del turismo, che possa rimanere un volano economico senza compromettere la qualità della vita nei luoghi maggiormente frequentati.
Di fronte a un panorama in continua evoluzione, è evidente che il turismo rappresenta sia un’opportunità di crescita economica sia un puzzle complesso da gestire, con il compito di bilanciare vantaggi economici e impatti sociali e ambientali.
Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2024 da Sofia Greco