Crescita e prospettive dell'industria farmaceutica italiana: i successi delle Fab13 nel 2023

Crescita e prospettive dell’industria farmaceutica italiana: i successi delle Fab13 nel 2023

Il settore farmaceutico italiano, trainato dalle Fab13, registra ricavi di 16,8 miliardi nel 2023 e un forte impegno in innovazione e occupazione, contribuendo significativamente all’economia nazionale.
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Crescita e prospettive dell'industria farmaceutica italiana: i successi delle Fab13 nel 2023 - Gaeta.it

Il settore farmaceutico italiano si conferma come un pilastro dell’economia nazionale, con le Fab13 che emergono come esempio di eccellenza e innovazione. Secondo il recente rapporto della Fondazione Edison, presentato a Milano, l’industria ha raggiunto ricavi di 16,8 miliardi di euro nel 2023, evidenziando una crescita del 60% rispetto al 2016. Di questo ammontare, più di 12 miliardi provengono da esportazioni. Questo articolo ha l’obiettivo di approfondire le dinamiche che hanno portato a questi risultati, analizzando l’impatto del settore sull’economia e sull’occupazione in Italia.

Le fab13: un modello di eccellenza nel farmaceutico

Le Fab13 rappresentano un gruppo di 13 multinazionali storiche, tutte di capitale italiano, che hanno saputo mantenere una presenza significativa sul mercato globale. Tra queste aziende si trovano nomi noti come Alfasigma, Angelini Pharma, Chiesi, Dompé, Recordati, e Zambon. Il rapporto evidenzia che queste imprese hanno stabilito un solido network globale, con 67 impianti produttivi e 43 centri di ricerca e sviluppo distribuiti in diverse nazioni. Nonostante questa espansione, le decisioni strategiche restano centralizzate in Italia, dove il mercato interno, seppur stazionario, rappresenta una parte del loro ambito operativo.

Il fatturato estero è il vero traino del settore, con esportazioni che hanno superato i 6,2 miliardi di euro. Questo dato risalta in un contesto in cui l’export italiano complessivo ha visto un calo, dimostrando la resilienza delle Fab13 nei mercati internazionali. La competitività globale è un elemento chiave per queste aziende, che ora sono considerate tra i settori strategici del Made in Italy, al pari dell’industria della moda e della meccanica.

Investimenti e sviluppo: le scelte strategiche delle fab13

Nel 2023, le Fab13 hanno investito complessivamente 3,4 miliardi di euro, di cui oltre 1 miliardo destinato alla ricerca e sviluppo. Questo impegno rappresenta una crescita significativa rispetto all’anno precedente, ed evidenzia una continua volontà di innovazione. Un’altra porzione rilevante di questi investimenti, 1,7 miliardi, è stata destinata ad acquisizioni internazionali per espandere la loro offerta di prodotti e accedere a nuovi mercati.

Queste scelte strategiche non solo testimoniano la capacità di queste imprese di adattarsi e rispondere alle sfide del mercato, ma anche un forte impegno nel mantenere standard qualitativi elevati. Le Fab13 non sono solo produttori di farmaci, ma anche viceversa. Esse sono attivamente coinvolte nello sviluppo di terapie personalizzate e nella ricerca di trattamenti per malattie rare, riflettendo una risposta concreta alle esigenze del mercato di oggi.

L’impatto sull’occupazione e il contributo all’economia italiana

Uno degli aspetti più significativi delle Fab13 è il loro impatto sulle opportunità di lavoro in Italia. Attualmente, oltre 47mila persone sono impiegate nel settore farmaceutico, di cui circa 15mila operano nelle aziende italiane. Questo rappresenta circa il 22% degli occupati nell’intero comparto farmaceutico nazionale. La crescita quantitativa del personale ha visto un incremento del 3% rispetto al 2022, evidenziando come le Fab13 non solo sostengano l’economia tramite ricavi, ma anche creando posti di lavoro.

Le notizie positive sui ricavi e sull’occupazione giungono in un contesto dove il contributo fiscale delle aziende farmaceutiche è fondamentale per finanziare i servizi pubblici, inclusa la sanità. La solidità di queste imprese è essenziale per il bilancio nazionale, specialmente ora che le risorse destinate alla salute pubblica stanno diventando sempre più cruciali.

Settore in evoluzione e sfide future

Alberto Chiesi, presidente delle industrie farmaceutiche italiane Fab13, ha sottolineato l’importanza di mantenere il supporto delle istituzioni per affrontare le sfide future. Le Fab13 hanno bisogno di un contesto normativo chiaro e favorevole che promuova l’innovazione, tuteli i brevetti e riduca la burocrazia. Una comunicazione più incisiva con i decisori e l’adozione di politiche in grado di favorire gli investimenti sono considerati passi cruciali.

Il rapporto della Fondazione Edison suggerisce di proseguire nel sostegno alla ricerca, soprattutto quella dedicata ai farmaci orfani e alle terapie innovative. Inoltre, è necessario migliorare la sinergia tra università e industria, per poter attrarre e formare talenti nel settore scientifico, nonché semplificare le procedure di approvazione per i farmaci.

In sintesi, le Fab13 non solo si affermano come un modello da seguire per l’industria farmaceutica italiana, ma rappresentano anche un elemento chiave per il progresso economico e sociale del paese. La loro capacità di adattamento e innovazione dimostra la forza del Made in Italy, posizionando l’Italia in prima linea nel panorama globale farmaceutico.

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