Il settore moto e bici in Italia rappresenta un mix di passione e innovazione, con una forte incidenza sulla crescita economica nazionale. Recentemente, Confindustria Ancma ha presentato un’analisi approfondita, realizzata da Bain & Company Italia, sulla filiera di questi veicoli. Lo studio, che ha coinvolto oltre 2100 aziende, insighta le dinamiche di mercato, i trend di crescita e le nuove sfide che il comparto deve affrontare.
Il mercato delle moto a motore: numeri in crescita
La filiera delle moto in Italia ha mostrato una continua espansione dal 2020 al 2023, con un incremento del fatturato pari al 50%. Attualmente, il settore motociclistico registra un fatturato di 9,5 miliardi di euro, confermando la sua posizione dominante in Europa. Gli italiani si stanno sempre più orientando verso l’acquisto di moto, scooter e ciclomotori, evidenziato dall’aumento significativo delle patenti A, che ha visto un incremento del 6% dal 2013. Questo trend si riflette anche nel maggior numero di immatricolazioni, che nel 2023 ha raggiunto un 45% del totale, rispetto al 34% di dieci anni prima.
La spinta post-Covid ha dato nuovo impulso al settore, cambiando le abitudini di mobilità. L’aumento della domanda non è riservato solo agli scooter, sempre più utilizzati per la mobilità urbana, ma anche alle moto, acquistate per motivi di svago e turismo. Questo ha alimentato una crescita media annua del 12% nel mercato dal 2020 al 2023. Il bilancio commerciale dei motocicli ha chiuso il 2023 con un positivo surplus di 470 milioni di euro, evidenziando la qualità e l’appeal del prodotto Made in Italy all’estero.
Sfide nel settore delle biciclette
Il mercato delle biciclette, sebbene ancora redditizio, ha vissuto un rallentamento significativo dalla crescita esplosiva del 2020. Nel 2021, sono stati registrati oltre due milioni di pezzi venduti, ma successivamente, la domanda ha subito una flessione media annua del 17% fino al 2023. Nonostante questo, il fatturato della filiera bici è aumentato, colpito dall’incremento dei prezzi e dal successo commerciale delle e-bike, che hanno raggiunto un valore di 2,7 miliardi di euro nel 2023.
Questa flessione della domanda ha colpito particolarmente il settore dei componenti e degli accessori, con una profittabilità che è tornata su livelli pre-pandemia, passando dal 7,6% nel 2021 al 3,2% nel 2023. La rapida diffusione delle e-bike ha reso le biciclette più accessibili, ma ha esposto la filiera a sfide legate alle forniture di componenti elettrici, in gran parte importati dall’Asia. Nonostante il rallentamento temporaneo, l’export di bici e componenti ha mantenuto un saldo positivo di 75 milioni di euro, dimostrando la robustezza del marchio Made in Italy anche in questo ambito.
Occupazione e prospettive future del settore
La crescita del settore ha comportato un aumento del numero di addetti, con un incremento del 7% tra il 2020 e il 2022, raggiungendo oltre 36mila lavoratori direttamente impiegati. Inoltre, il settore bici ha visto un aumento significativo degli occupati, con oltre 2mila posizioni aggiuntive. Questo trend è fondamentale per garantire qualificazione e professionalità, specchiando la domanda sempre più elevata di veicoli a due ruote.
Durante la presentazione dello studio, Mariano Roman, presidente di Ancma, ha sottolineato come il settore contribuisca in modo significativo alla crescita economica e alla sostenibilità. “Per continuare a competere a livello internazionale, è utile implementare politiche di supporto più incisive, focalizzandosi su incentivi per la ricerca e lo sviluppo, nonché sulla promozione dell’infrastruttura ciclabile.”
In sintesi, il mercato delle moto e delle biciclette in Italia mostra una dinamicità interessante, con opportunità di crescita ma anche sfide da affrontare per mantenere la competitività nel panorama europeo e internazionale.
Ultimo aggiornamento il 26 Novembre 2024 da Laura Rossi