Nel primo trimestre del 2023, l’Emilia-Romagna ha registrato un aumento significativo del numero di addetti alle imprese, con una crescita complessiva del 3%. Questo incremento, pari a 51.300 unità , porta il totale degli occupati a 1.740.500. I dati sono stati forniti dall’Area Studi della Unioncamere regionale, evidenziando una ripresa post-pandemia in diversi settori, eccetto l’agricoltura, che ha subito una flessione.
Crescita del mercato del lavoro
Aumento degli occupati
L’analisi dei dati occupazionali mostra chiaramente come l’Emilia-Romagna stia beneficiando di una fase di espansione nel mercato del lavoro. In particolare, gli addetti alle dipendenze hanno visto un incremento di 43.060 unità , corrispondente a un aumento del 3,1%, segno di una domanda crescente di manodopera nelle imprese. Anche gli lavoratori indipendenti hanno contribuito alla crescita, con un incremento di 8.255 unità , pari a 2,8%.
Questo trend positivo è indice di una ripresa economica che sta continuando a guadagnare slancio, favorendo nuove assunzioni e un maggiore dinamismo nei settori produttivi. Nonostante la crescita globale, l’agricoltura emerge come l’unico settore a registrare un calo occupazionale: da gennaio a marzo, si sono persi 76.407 addetti, segnando una contrazione dell’1,7%. Le oscillazioni stagionali e le difficoltà legate al clima e al mercato internazionale continuano a influenzare negativamente il settore agricolo.
Settori in espansione
Tra i settori che hanno registrato un notevole incremento nel numero di lavoratori, spicca l’industria. Il comparto industriale ha visto un aumento di 8.049 addetti, portando il totale a 500.746 occupati. Tra le industrie più floride, la fabbricazione di macchinari e apparecchiature ha avuto un’impennata di 3.040 unità , mentre l’industria alimentare ha registrato una crescita di 2.338 addetti.
Il settore delle costruzioni ha mostrato un’ottima performance anche, con un aumento significativo di 6.585 addetti, corrispondente a un incoraggiante +4,9%. Questo trend riflette una ripresa delle attività di costruzione e ristrutturazione, suggerendo un rinnovato interesse per progetti infrastrutturali e abitativi nella regione.
Contributo dei servizi all’occupazione
Notevole crescita dei servizi
Il settore dei servizi ha dato un apporto significativo all’aumento dell’occupazione in Emilia-Romagna, con un incremento di 37.999 unità , che rappresenta un sorprendente +3,9%. Tra i vari segmenti, il settore dei servizi di alloggio e ristorazione ha visto la crescita più marcata, con un aumento di 12.467 addetti, corrispondente a un forte +8,6%. Questo aumento riflette la ripresa del turismo e dell’ospitalità sempre più apprezzata nella regione, richiamando visitatori e stimolando la domanda di servizi connessi.
Inoltre, le attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento hanno visto un’esplosione di crescita con +5.693 nuovi addetti, un’impressionante crescita del 28,8%. Questo risultato attesta il potenziale di questo settore, specialmente dopo le restrizioni pandemiche che avevano portato a un quasi totale arresto di queste attività .
Prospettive future
Con una base occupazionale in continua espansione, l’Emilia-Romagna si prepara a cogliere le opportunità che si presenteranno nel prossimo futuro. L’incremento del numero di addetti è un segnale di fiducia da parte delle imprese, pronte a investire sulle risorse umane per affrontare le sfide economiche e soddisfare la crescente domanda di servizi. L’analisi di Unioncamere suggerisce che i prossimi trimestri potrebbero continuare a mostrare segnali di salda crescita, favorendo ulteriormente lo sviluppo occupazionale e contribuendo alla stabilità economica della regione.
Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2024 da Laura Rossi