Crescita occupazionale in Friuli Venezia Giulia: segnali positivi nei primi mesi del 2024

Crescita occupazionale in Friuli Venezia Giulia: segnali positivi nei primi mesi del 2024

Nel 2024, il Friuli Venezia Giulia registra una crescita occupazionale dell’1,7%, trainata principalmente dalle donne e dai settori dei servizi e delle costruzioni, nonostante le difficoltà nell’industria.
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Crescita occupazionale in Friuli Venezia Giulia: segnali positivi nei primi mesi del 2024 - Gaeta.it

L’occupazione in Friuli Venezia Giulia ha mostrato segnali di crescita nei primi nove mesi del 2024, con una stima di 527.500 occupati secondo l’Istat. Con un incremento di 8.900 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a un aumento dell’1,7%, il bilancio sembra chiaramente positivo. Questa progressione è principalmente attribuita alla componente femminile, che ha registrato un notevole +3,4%, equivalente a circa 8mila nuovi posti di lavoro. Questi dati, elaborati dal ricercatore Alessandro Russo dell’Ires Fvg, offrono uno spaccato interessante sul mercato del lavoro nella regione.

Settori di crescita

Analizzando i dati settoriali, emerge che i settori delle costruzioni e dei servizi sono stati i principali motori di questa crescita. Il settore delle costruzioni ha visto un incremento di 2.100 occupati, mentre i servizi hanno registrato un notevole aumento di 13.200 unità. Tuttavia, non tutto è roseo: l’industria ha subito una perdita di 4.700 posti di lavoro, evidenziando una certa vulnerabilità in questo campo. Anche il settore che comprende commercio, alberghi e ristoranti ha mostrato una flessione, con una diminuzione di 1.300 unità, pari a un -1,3%.

Questi numeri mettono in evidenza una trasformazione significativa nel panorama occupazionale regionale, in cui i settori tradizionali faticano mentre i servizi, probabilmente stimolati dalla ripresa post-pandemica, stanno fiorendo. La predominanza delle donne nei nuovi posti di lavoro potrebbe anche riflettere una maggiore partecipazione femminile in queste aree di maggiore espansione, migliorando il panorama lavorativo in generale.

Tassi di occupazione e disoccupazione

Il tasso di occupazione da gennaio a settembre 2024 si è attestato al 70,4% nella fascia d’età tra i 15 e i 64 anni. Questo dato, però, svela un evidente divario di genere: i maschi hanno raggiunto un tasso di occupazione del 75,3%, mentre le femmine si sono fermate al 65,4%. Questa differenza sottolinea la necessità di politiche più mirate per promuovere la parità di accesso al lavoro per le donne, affinché possano godere degli stessi benefici occupazionali degli uomini.

La disoccupazione, invece, ha subito un abbassamento con il tasso che si attesta al 4,2%. Analizzando la disoccupazione per genere, le donne mostrano un tasso del 4,8%, contrapposto al 3,6% degli uomini. Dimostrare l’attenzione a questi dati è fondamentale per capire le sfide che le donne devono affrontare nel mercato del lavoro e per adottare strategie efficaci per migliorare la loro posizione.

Situazione del lavoro precario e cassa integrazione

Un ulteriore tema da affrontare riguarda la situazione delle persone che cercano lavoro: attualmente il numero è pari a 23.200, mostrando una riduzione di 2.300 unità rispetto al 2023. Inoltre, la riduzione complessiva delle persone inattive, pari a -7.100, corrispondente a una flessione del 3,5%, rivela un quadro più attivo rispetto agli anni precedenti.

Nei primi nove mesi del 2024, sono state autorizzate 11,4 milioni di ore di cassa integrazione, con un incremento di 1,4 milioni rispetto allo stesso periodo del 2023, segnando un +14,1%. Tuttavia, solo gli interventi ordinari di cassa integrazione hanno visto un aumento significativo , mentre gli interventi di cassa integrazione straordinaria hanno mostrato un leggero decremento . È interessante notare che l’ex provincia di Gorizia ha visto un notevole aumento nel ricorso alla cassa integrazione straordinaria, con un incremento pari a +62,2%.

Aperture di partite Iva

Infine, un segnale positivo viene anche dalle aperture di partite Iva: tra gennaio e settembre 2024 si è registrato un totale di 6.816 nuove aperture, mostrando un incremento dello 0,9% rispetto all’anno precedente. Questo dato suggerisce un certo dinamismo imprenditoriale nella regione, nonostante le sfide economiche in corso. L’aumento delle partite Iva evidenzia l’intraprendenza di nuovi imprenditori che, anche in un contesto di incertezze, decidono di investire nel mercato locale.

Queste statistiche offrono uno sguardo rassicurante sul futuro occupazionale in Friuli Venezia Giulia e dimostrano una continua evoluzione nel panorama del lavoro regionale.

Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Sofia Greco

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