Crescita sostenibile e innovazione: le sfide della produzione di mele bio in Val Venosta

Crescita sostenibile e innovazione: le sfide della produzione di mele bio in Val Venosta

In Val Venosta, il cambiamento climatico impatta l’agricoltura delle mele biologiche, spingendo gli agricoltori a innovare e adattarsi per garantire produzioni sostenibili e di qualità.
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Crescita sostenibile e innovazione: le sfide della produzione di mele bio in Val Venosta - Gaeta.it

Nella Val Venosta, la situazione climatica ha subito cambiamenti significativi, impattando in modo particolare sull’agricoltura locale. Il settore della produzione di mele biologiche affronta sfide uniche che richiedono soluzioni innovative e una strategia reattiva. Christian Gamper, il responsabile della qualità per il biologico di VIP, condivide le difficoltà che gli agricoltori affrontano, incluse le variazioni nelle rese e la minaccia di parassiti come l’afide lanigero.

Le problematiche climatiche e la risposta degli agricoltori

Le conseguenze del cambiamento climatico nelle Alpi sono evidenti, con effetti che si manifestano in modo accelerato rispetto ad altre regioni italiane. Dal 2017, gli agricoltori della Val Venosta hanno notato una crescente alternanza nelle produzioni, accompagnata da fioriture anticipate e gelate tardive. Questi eventi climatici non solo mettono a repentaglio la produzione, ma richiedono anche una preparazione costante. Gamper evidenzia l’importanza di reagire prontamente a questi cambiamenti, suggerendo che l’adattamento rapido è essenziale per il futuro della produzione frutticola.

Collaborazioni tra VIP e il Centro di sperimentazione Laimburg, assieme al Consorzio innovazione varietale Alto Adige, sono attive nella ricerca di soluzioni. Attraverso la selezione di varietà di mele sempre più resistenti a parassiti e condizioni climatiche estreme, gli agricoltori puntano a sviluppare un approccio proattivo alla gestione agricola. Fra le varietà già tolleranti alla ticchiolatura, il 30% proviene da programmi di miglioramento genetico che hanno adottato metodologie di breeding mirate. Queste varietà includono nomi noti come Topaz, Bonita, SQ159-Natyra® e Pinova.

Innovazione tecnologica e pratiche agricole

Il miglioramento delle varietà non è l’unico campo di innovazione; anche le tecniche di coltivazione stanno evolvendo. I meleti biologici della Val Venosta si dotano di sistemi di irrigazione antigelo e reti antigrandine, non solo per proteggere i frutti ma anche per mantenere una temperatura ottimale durante i caldi mesi estivi. Queste strutture multifunzionali svolgono un ruolo importante nel tutelare i raccolti.

In aggiunta, la cooperativa VIP sta investendo in tecnologie per ottimizzare la fase di post-raccolta. Ad esempio, il trattamento con acqua calda è stato implementato per ridurre la marcescenza durante la conservazione, mentre gli impianti di lavaggio del prodotto sono stati progettati per minimizzare i difetti. Questi accorgimenti tecnologici non solo migliorano la qualità del prodotto finale, ma dimostrano l’impegno degli agricoltori verso pratiche più sostenibili e attuali.

Risultati della raccolta 2024: un bilancio positivo

Nonostante gli ostacoli climatici, la campagna di raccolta del 2024 per le mele biologiche in Val Venosta ha chiuso con risultati soddisfacenti. Il volume di raccolta si attesta al 94% rispetto all’anno precedente, con una durezza superiore e un grado zuccherino in linea con le medie. I dati evidenziano la varietà Gala come la più prolifica, con ben 16.000 tonnellate raccolte.

Altre varietà hanno registrato performance variabili: la Pinova ha raggiunto circa 8.000 tonnellate, mentre la varietà Club Bonita ha totalizzato 4.000 tonnellate. Diversamente, la Golden Delicious ha subito flessioni significative, dimezzando i volumi a 5.400 tonnellate. Questi risultati riflettono la vulnerabilità dei frutteti alle condizioni meteorologiche avverse, specie in primavera e durante la raccolta.

L’obiettivo di VIP: leadership nel biologico

VIP mira a mantenere la leadership nella produzione di mele biologiche in Europa, assicurando nel contempo giusti ritorni ai propri soci produttori. L’approccio della cooperativa si basa su resilienza e innovazione, trasformando le sfide connesse al cambiamento climatico in opportunità concrete per il settore. Grazie alla professionalità di ogni socio, VIP riesce a integrare diversi elementi per creare un sistema produttivo che affronta nessun imprevisto, mantenendo vive le tradizioni agricole della Val Venosta.

Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Laura Rossi

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