La recente ricerca nazionale sulle Società Benefit presenta risultati sorprendenti, indicativi di una trasformazione in atto nel panorama imprenditoriale italiano. Nel 2025, queste aziende hanno raggiunto un numero record di 4.593 unità, evidenziando una crescita del 27% rispetto all’anno precedente. Questo modello di impresa riveste un’importanza crescente, non solo per le performance economiche, ma anche per l’impatto sociale e ambientale che genera. L’analisi offre spunti significativi sul ruolo che le Società Benefit possono avere nel promuovere un’economia più sostenibile.
L’aumento significativo delle società benefit
Le Società Benefit in Italia hanno mostrato una crescita esponenziale, raggiungendo l’1,57‰ sul numero totale delle imprese registrate e il 2% tra le grandi aziende. Questo modello imprenditoriale è un chiaro segnale di un cambiamento culturale, dove i valori etici e sociali si intrecciano con quelli economici. Con oltre 217.000 occupati e un valore della produzione che si attesta intorno ai 62 miliardi di euro, il fenomeno delle Società Benefit va oltre il semplice dato statistico; rappresenta un nuovo modo di fare impresa, che si concentra sulla creazione di valore per la collettività.
L’evento “Un’ondata di innovazione“, tenutosi a Roma, ha visto la partecipazione di figure istituzionali e rappresentanti delle principali istituzioni coinvolte nella ricerca. Si è discusso della crescente popolarità di questo modello, che evidenzia come le imprese possano coniugare profitto e responsabilità sociale, contribuendo attivamente allo sviluppo sostenibile.
Analisi del rendimento economico
Una delle scoperte più rilevanti della ricerca riguarda le performance economiche delle Società Benefit rispetto a quelle tradizionali. Tra il 2021 e il 2023, il fatturato delle Società Benefit è cresciuto in media del 26%, superando la crescita del 15,4% delle aziende non-benefit. Questo dato mette in luce un chiaro vantaggio competitivo per le aziende che adottano modelli imprenditoriali orientati al bene comune. La differenza nel valore aggiunto generato è notevole e si attesta al 26,1% per le Società Benefit, rispetto al 16,3% delle altre aziende.
In aggiunta, il costo del lavoro per queste imprese è aumentato del 25,9%, quasi il doppio rispetto al 12,5% registrato nel campione di confronto. Questo riflette un impegno concreto a valorizzare le risorse umane e a garantire una distribuzione equa dei profitti, un aspetto chiave nel contesto sociale ed economico attuale.
Focus sulla diversità di genere e gioventù nel management
Un altro elemento degno di nota riguarda la composizione del management delle Società Benefit, che si distingue per una maggiore attenzione alla parità di genere e alla presenza di ruoli giovanili. Le donne occupano una posizione sempre più rilevante, con il 48% delle società benefit che annovera almeno una donna nel consiglio d’amministrazione, rispetto al 38% delle società tradizionali. Questo dato sale al 62% nelle grandi aziende, segnalando un cambiamento significativo.
I giovani, in particolare, trovano maggior spazio nei board delle Società Benefit, rappresentando il 27,9% e salendo fino al 30,4% nel Mezzogiorno. Queste dinamiche generano un ambiente più innovativo e reattivo, come dimostrato dalla crescita del fatturato del 30,6% nelle aziende gestite da giovani, a confronto con il 23,5% delle imprese guidate da over 65.
Distribuzione regionale e settori di intervento
La distribuzione delle Società Benefit in Italia evidenzia una forte concentrazione al nord, in particolare in Lombardia, dove si registrano 1.500 aziende. Questa regione ha una quota del 2,74% sul totale nazionale, alimentata dalla presenza di grandi aziende. Tuttavia, il modello Benefit sta prendendo piede anche in altre regioni, con il Lazio , il Veneto e l’Emilia Romagna che seguono nella classifica.
La ricerca ha rivelato che le finalità di beneficio comune, indicate negli statuti delle Società Benefit, si concentrano maggiormente sull’impatto sociale, seguito da quello ambientale e di governance. Questo orientamento suggerisce che le aziende intendono non solo generare profitto, ma anche affrontare questioni sociali cruciali, posizionandosi come agenti di cambiamento nel tessuto economico e sociale.
La continua crescita delle Società Benefit in Italia indica come questa forma imprenditoriale possa contribuire a un modello economico più solidale e sostenibile, rappresentando una trasformazione positiva che potrebbe influenzare settori chiave e, in definitiva, l’intero paese.