La Campania sta vivendo un momento di espansione nel settore vitivinicolo, con una produzione che ha raggiunto i 614.000 ettolitri nel 2024, segnando un incremento del 30% rispetto all’anno precedente. Questo risultato positivo nonostante le sfide, come i cambiamenti climatici e le fluttuazioni del mercato. La trasformazione digitale è considerata un elemento cruciale, capace di offrire nuove opportunità alle aziende locali per migliorare i processi produttivi e le strategie di marketing.
La produzione vitivinicola campana e le sfide attuali
La vitivinicoltura in Campania è tradizionalmente molto radicata, con una varietà di vini conosciuti sia a livello nazionale che internazionale. Tuttavia, il settore si trova ad affrontare diverse problematiche. Il cambiamento climatico ha effetti diretti sulle coltivazioni, influenzando la qualità e la quantità delle uve. Oltre a questo, le aziende devono anche tener conto delle mutevoli preferenze dei consumatori, sempre più propensi a scegliere prodotti sostenibili e di alta qualità .
Uno dei motivi principali che stanno contribuendo alla crescita della produzione è l’adozione di tecnologie moderne. Gli strumenti digitali possono ottimizzare la gestione dei vigneti, migliorare la qualità dei prodotti e aumentare la competitività nei mercati esteri. In questo contesto, il PIDMed, Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Salerno, risulta fondamentale nel supportare le micro, piccole e medie imprese nel percorso di digitalizzazione.
Il ruolo del PIDMed nella trasformazione digitale delle aziende
La presenza del PIDMed, che si è presentato durante la giornata inaugurale di Vinitaly a Verona, ha messo in evidenza l’importanza della digitalizzazione nel mondo vitivinicolo campano. Una ricerca condotta in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli ha rivelato che la maggior parte delle aziende vitivinicole nella provincia di Salerno è composta da piccole realtà . Il 58,2% sono ditte individuali, mentre il 42,3% possiede vigneti di dimensioni comprese tra i 5 e i 10 ettari.
Nonostante la qualità dei vini prodotti, circa il 48,4% delle aziende ammette di avere difficoltà nella formazione del personale e nella gestione delle tecnologie digitali. In particolare, solo una parte del campione utilizza con regolarità strumenti 4.0, come l’e-commerce e i pagamenti digitali. Il panorama attuale suggerisce che i processi aziendali devono essere formalizzati e strutturati per poter accedere appieno alle potenzialità offerte dal digitale.
Le prospettive future e le opportunità di crescita
In un contesto in cui le aziende vitivinicole riconoscono le opportunità legate alla digitalizzazione, ci sono ancora molte resistenze culturali e carenze infrastrutturali. Tuttavia, un cambiamento è visibile, soprattutto fra i giovani imprenditori. Questi ultimi si mostrano aperti a formule innovative e collaborative. Il professor Alex Giordano, coinvolto nel programma Rural Hack, mette in evidenza come la digitalizzazione dovrebbe favorire la creazione di filiere intelligenti.
Giordano afferma che la trasformazione digitale deve servire a costruire reti di collaborazione tra le microimprese del settore, consentendo una condivisione efficace delle risorse. Ciò è particolarmente importante in un periodo storico in cui le sfide globali chiamano le aziende a risposte collettive e coordinate.
Investimenti in formazione e risorse umane
Andrea Prete, presidente di Unioncamere e della Camera di Commercio di Salerno, conferma l’importanza della formazione nel superare il mismatch tra le esigenze professionali delle aziende e le competenze disponibili sul mercato. Per affrontare questa sfida, il PIDMed sta investendo non solo nella formazione mirata, ma anche nello sviluppo di percorsi formativi post diploma in alta specializzazione nel settore dell’Agritech.
Tale approccio è cruciale per preparare una nuova generazione di professionisti capaci di gestire tecnologie avanzate nel settore vitivinicolo. L’insegnamento di competenze digitali e green è visto come una chiave per aumentare la competitività delle aziende.
La Campania, con la sua lunga tradizione vitivinicola, si trova dunque in un crocevia di opportunità e sfide. La trasformazione digitale, se ben gestita, potrebbe rappresentare un vero e proprio volano per il futuro del settore in regione.