Crescono gli infortuni sul lavoro nelle Marche nei primi mesi del 2025, a rischio soprattutto donne e anziani

Crescono gli infortuni sul lavoro nelle Marche nei primi mesi del 2025, a rischio soprattutto donne e anziani

Nelle Marche, nei primi due mesi del 2025 gli incidenti sul lavoro aumentano dell’1,1%, con picchi tra donne e over 60; settori più colpiti sono costruzioni e chimica-gomma-plastica.
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Nei primi due mesi del 2025, nelle Marche gli incidenti sul lavoro aumentano dell’1,1%, colpendo in particolare donne e lavoratori over 60, con un picco nel settore chimica, gomma e plastica. - Gaeta.it

I primi due mesi del 2025 mostrano un aumento degli incidenti lavorativi nelle Marche, una regione che registra una crescita diversa rispetto al trend nazionale. Moderato ma significativo, l’incremento interessa in maniera particolare due gruppi: le lavoratrici e gli over 60. È soprattutto l’industria chimica, gomma e plastica a subire il balzo più alto, mentre le costruzioni restano il comparto con il maggior numero di casi. I dati, diffusi dall’Inail e analizzati da Ires Cgil Marche, fotografano una situazione che merita attenzione per le implicazioni sociali ed economiche.

i dati dell’inail sulle denunce di infortunio nelle marche nel bimestre gennaio-febbraio 2025

Nei primi due mesi del 2025, le denunce di infortuni sul lavoro nelle Marche sono arrivate a 2.514, contro le 2.487 registrate nello stesso periodo del 2024. Questo segna un aumento dell’1,1%, una variazione non trascurabile considerata la quantità di casi. La crescita si contrappone al calo che interessa la media nazionale, dove gli incidenti sono diminuiti del 3,4%. Questa divergenza indica un problema specifico per la regione.

La provincia di Macerata è la più colpita, con una crescita delle denunce del 13,3%. Seguono Fermo e Ascoli Piceno . Le altre province invece mostrano trend più stabili o in lieve calo, ma nel complesso il dato regionale sintetizza una tendenza al rialzo. Queste variazioni riflettono probabilmente differenze nelle attività produttive e nella loro sicurezza.

Il fatto che, nonostante il leggero aumento, le Marche rimangano in controtendenza rispetto al dato nazionale spinge a guardare più da vicino i fattori che possono aver influenzato questo risultato, come le condizioni di lavoro, la formazione e l’età media dei lavoratori.

aumento degli incidenti tra donne e over 60

Analizzando la composizione delle vittime di incidenti sul lavoro emerge che l’incremento riguarda in modo più marcato le donne e i lavoratori over 60. Le denunce tra le donne sono aumentate del 2,4% rispetto all’anno precedente, un segnale che apre una riflessione sulle condizioni occupazionali femminili nelle Marche.

Gli over 60, invece, registrano un aumento assai più rilevante, del 17,2%. Questo dato conferma una tendenza che ha radici economiche e sociali. Molti lavoratori anziani continuano a svolgere attività lavorative per necessità, in mancanza di pensioni adeguate o alternative al lavoro fino a tarda età.

Loredana Longhin, segretaria regionale di Cgil Marche, sostiene che “le donne spesso affrontano una condizione di precarietà maggiore rispetto agli uomini, esposta anche dal punto di vista degli infortuni”. Secondo Longhin, “una formazione più puntuale e di qualità potrebbe limitare i rischi soprattutto per chi accede a ruoli specifici senza un adeguato addestramento”.

Per gli over 60, il problema ha anche un risvolto economico: la situazione reddituale spinge molti a restare sul posto di lavoro nonostante gli acciacchi legati all’età, aumentando così l’esposizione agli incidenti.

i settori produttivi più coinvolti: costruzioni e chimica gomma plastica

L’analisi per settore evidenzia che i comparti delle costruzioni e quello della chimica, gomma e plastica coprono due situazioni diverse ma entrambe delicate. Le costruzioni rimangono il settore con il maggior numero assoluto di infortuni, come da tradizione nella regione, dovuta anche alla complessità e al rischio dell’attività sul campo.

Il settore chimica-gomma-plastica invece mostra l’incremento più elevato, con un balzo del 52,5%. Questo aumento può dipendere da una ripresa produttiva o da fattori connessi a condizioni di sicurezza insufficienti.

L’incremento così marcato in questo comparto richiede attenzione non solo da parte delle aziende, ma anche a livello istituzionale per valutare l’efficacia delle norme a tutela della salute dei lavoratori e per promuovere interventi di prevenzione. Gli incidenti in questi ambienti possono avere conseguenze serie, date le sostanze e i processi coinvolti.

formazione e prevenzione come strumenti chiave

Loredana Longhin indica la formazione come uno strumento fondamentale per ridurre i rischi. Secondo lei, “il personale dovrebbe ricevere istruzioni chiare e specifiche prima di essere assegnato a mansioni complesse o pericolose”. Solo così si possono evitare incidenti evitabili.

Il quadro che emerge dai dati Inail e dall’analisi Ires Cgil Marche mette in rilievo una regione in cui le difficoltà del mercato del lavoro si riflettono anche sulla sicurezza e sul benessere dei lavoratori, in particolare per fasce più fragili come donne e anziani. Non manca la necessità di interventi mirati a migliorare le condizioni di lavoro e la formazione preventiva.

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