Criminalità economica a Roma: l’impatto del Covid e i flussi di denaro non tracciabili

L’economia romana ha subito cambiamenti significativi durante la pandemia, con un calo delle operazioni societarie e un aumento di capitali, spesso illeciti. Guglielmo Muntoni evidenzia come la criminalità organizzata abbia diversificato le sue fonti di guadagno, reinvestendo profitti in appalti pubblici. Le infiltrazioni mafiose richiedono strategie più efficaci per proteggere l’economia legittima e garantire sicurezza.
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Criminalità economica a Roma: l'impatto del Covid e i flussi di denaro non tracciabili - Gaeta.it

Il contesto economico romano ha subito profonde trasformazioni nel periodo della pandemia, evidenziando non solo un calo delle operazioni societarie ma anche un afflusso significativo di capitali, spesso riconducibili a circuiti illeciti. Guglielmo Muntoni, presidente dell’Osservatorio della Camera di Commercio di Roma, analizza le dinamiche economiche e criminali che si intrecciano nel tessuto socio-economico della Capitale, rivelando come la criminalità organizzata abbia trovato nuove modalità di investimento e consolidamento.

Effetto della pandemia sulle operazioni societarie

Il primo anno di Covid ha segnato un drastico crollo delle operazioni societarie a Roma, con una riduzione superiore al 20%. Nel secondo anno, gli osservatori si attendevano ulteriori cali, ma i dati hanno sorpreso riportando una certa stabilità che ha permesso di tornare quasi ai livelli pre-pandemia. Questo ritorno alla normalità delle operazioni è avvenuto in un contesto caratterizzato da una notevole mancanza di liquidità, che ha sollevato interrogativi sulle fonti di finanziamento di queste attività.

Il presidente Muntoni ha evidenziato che l’aumento delle operazioni è in larga parte attribuibile a un’importante iniezione di denaro, probabilmente non legittimo, che ha impattato le dinamiche economiche romane. Questo denaro, in gran parte, non proviene da canali tradizionali e legali, suggerendo che le infiltrazioni della criminalità organizzata siano più radicate e pervasive che mai. L’analisi delle operazioni concluse ha messo in luce come tali fondi possano alimentare un circolo vizioso che arricchisce ulteriormente le organizzazioni illecite.

Il ruolo della criminalità organizzata nell’economia

La criminalità organizzata a Roma si è dimostrata capace di diversificare le proprie fonti di guadagno, con il traffico di stupefacenti che rappresenta una delle risorse principali. Muntoni ha spiegato che il guadagno derivante da questo traffico non è solo enorme, ma è spesso reinvestito in maniera opaca in appalti pubblici e privati, suggerendo che il valore di questi contratti possa eguagliare o addirittura superare quello generato dalla vendita di sostanze stupefacenti.

Le organizzazioni mafiose non si limitano al loro campo d’azione tradizionale, ma hanno esteso il loro raggio d’azione a settori economici chiave in diverse regioni italiane. Nonostante le regioni d’origine delle organizzazioni mafiose, come Sicilia, Calabria e Campania, non vedano significativi investimenti, Roma, Milano, Veneto ed Emilia Romagna diventano centri di operazioni per tali gruppi. Questo fenomeno è indicativo non solo della resilienza della criminalità organizzata, ma anche della sua capacità di adattarsi e prosperare in contesti di crisi economica.

Infiltrazioni della ‘ndrangheta nel tessuto economico

Le infiltrazioni della ‘ndrangheta e di altre organizzazioni mafiose nel tessuto economico romano stanno assumendo proporzioni allarmanti. Muntoni, durante il convegno organizzato dalla Camera di Commercio, ha sottolineato che le operazioni di controllo e le indagini hanno portato alla luce la presenza di strutture organizzate ben radicate in tutte le regioni italiane. Questo fenomeno mette in evidenza il pericolo rappresentato da pratiche illecite che non solo minano l’economia legittima, ma compromettono anche la sicurezza e l’ordine pubblico.

Le stime parlano di decine di miliardi di euro all’anno generati dalla criminalità organizzata, fondi che vengono, in larga misura, reinvestiti in attività economiche. Tuttavia, gran parte di questo denaro non beneficia le regioni più colpite dalla criminalità, creando un paradosso dove i luoghi d’origine delle mafie non vedono i frutti del proprio operato. La concentrazione di investimenti in città come Roma e Milano dimostra la capacità delle mafie di muovere capitali in contesti diversificati e di stabilire reti di potere economico che si sovrappongono all’economia legittima.

Il convegno ha evidenziato l’urgenza di strategie più efficaci per contrastare le infiltrazioni mafiose, rendendo essenziale la cooperazione tra istituzioni, forze dell’ordine e settore privato. Solo attraverso una condivisione di informazioni e risorse sarà possibile garantire una risposta adeguata alla minaccia che la criminalità organizzata continua a rappresentare per l’economia e la società italiana.

Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2024 da Sara Gatti

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