Crisi agricola e dazi: la visione di Claudio Risso al congresso di Terra Viva a Termoli

Crisi agricola e dazi: la visione di Claudio Risso al congresso di Terra Viva a Termoli

Il congresso “Terra Viva” a Termoli ha affrontato le sfide dell’agricoltura italiana, evidenziando l’impatto dei dazi statunitensi e la necessità di un nuovo patto tra produttori per garantire sostenibilità e innovazione.
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Crisi agricola e dazi: la visione di Claudio Risso al congresso di Terra Viva a Termoli - Gaeta.it

A Termoli, nel cuore del Molise, si è tenuto il congresso di “Terra Viva“, un’associazione di produttori agricoli che riunisce attori chiave del settore. I temi affrontati da Claudio Risso, presidente nazionale dell’associazione, mettono in evidenza le sfide attuali dell’agricoltura italiana, specie alla luce delle politiche economiche annunciate da figure come Trump. Risso ha suggerito che l’applicazione dei dazi proposti potrebbe tradursi in costi significativi, fino a 2 miliardi di euro, per il settore agricolo italiano.

La rivalutazione delle politiche economiche

Claudio Risso ha espresso la sua preoccupazione riguardo ai cambiamenti delle politiche economiche provenienti dagli Stati Uniti, in particolare quelle legate ai dazi. La sua analisi si inserisce in un contesto più ampio, dove le guerre commerciali possono sembrare una soluzione, ma portano a conseguenze negative nel lungo termine. Con un approccio critico, ha citato Ronald Reagan, sottolineando che “la protezione economica può inizialmente sembrare vantaggiosa per l’economia americana, ma porta anche a un pericoloso isolamento delle imprese.”

Questa chiusura, secondo Risso, può impedire la crescita e l’innovazione, riducendo anche la qualità dei prodotti disponibili sul mercato. Un esempio pratico è quello del parmigiano reggiano, che potrebbe trasformarsi in un bene di lusso, inaccessibile per molti consumatori americani. La riflessione di Risso invita a considerare come le scelte economiche a livello globale impattino non solo il mercato ma anche le tradizioni culinarie italiane, fondamentali per l’identità del paese.

Necessità di un nuovo patto tra attori del settore

Risso ha chiamato a raccolta tutti gli attori del settore agricolo, sottolineando l’importanza di un patto per una nuova visione dell’agricoltura in Italia e in Europa. Un approccio che si basi sulla solidarietà e sul rispetto dei principi contenuti nella Costituzione italiana. La sua posizione rimarca l’urgenza di affrontare le sfide del settore agricolo con un dialogo costruttivo tra produttori, istituzioni e il governo.

Questa nuova visione dovrebbe includere strategie concrete per sostenere il settore e garantire la valorizzazione delle eccellenze italiane. L’invito di Risso a collaborare è motivato dalla consapevolezza che l’agricoltura deve affrontare cambiamenti significativi e rispondere a nuove richieste di mercato, anche in termini di sostenibilità e innovazione.

Focus sui giovani e sostegno all’occupazione agricola

Uno dei punti chiave toccati da Risso è la questione della presenza giovanile nel settore agricolo. Con solo il 13% di giovani che operano in agricoltura e una diminuzione del 23% della loro forza lavoro registrata tra il 2012 e il 2022, è evidente che occorre un’azione diretta per riequilibrare la situazione. Risso ha evidenziato il bisogno di misure specifiche a favore dei giovani, come il Fondo per il primo insediamento in agricoltura, che prevede un investimento di 15 milioni di euro dal 2024.

L’associazione “Terra Viva” si impegnerà a promuovere iniziative che favoriscano un dialogo attivo tra giovani e produttori esperti, creando opportunità concrete nel settore. Un esempio di tali azioni è rappresentato dal progetto “Coltiva il Gusto“, che mira a far conoscere i produttori associati e le loro eccellenze. La manifestazione, che culminerà con un Congresso Nazionale a Bologna, rappresenta un momento di visibilità e un’opportunità per integrare nuove idee nel contesto agricolo italiano.

L’evento di Termoli e la presenza dei rappresentanti del settore

Durante il congresso di Termoli, sono intervenuti diversi esponenti di rilievo del settore, inclusi Onofrio Rota, segretario generale della Fai-Cisl nazionale, e membri delle segreterie regionali Abruzzo e Molise. La loro presenza ha confermato l’importanza dell’evento e il carattere collettivo della sfida che l’agricoltura italiana si trova ad affrontare. A Termoli, il messaggio è chiaro: “senza una visione condivisa e un impegno collettivo, il futuro dell’agricoltura nazionale rischia di essere compromesso.”

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