Crisi al L-foundry di Avezzano: in dieci anni persi 400 posti di lavoro, sindacati chiedono certezze

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Crisi al L-foundry di Avezzano: in dieci anni persi 400 posti di lavoro, sindacati chiedono certezze - Fonte: Ansa | Gaeta.it

La situazione al L-Foundry di Avezzano, storica azienda marsicana specializzata nella produzione di memorie volatili e sensori d'immagine, è sempre più critica. Negli ultimi dieci anni, il sito ha visto un declino preoccupante con la perdita di 400 posti di lavoro. Le recenti dichiarazioni delle organizzazioni sindacali, che chiedono garanzie concrete per i lavoratori, evidenziano il deterioramento delle relazioni industriali e il clima d'incertezza che si è creato attorno allo stabilimento.

La denuncia dei sindacati: un cambiamento non condiviso

Dopo che il governo regionale, tramite l'assessore Tiziana Magnacca, ha rassicurato circa la situazione occupazionale, i sindacati si sono mostrati scettici riguardo a tali promesse. Antonello Tangredi , Elvira De Sanctis , Michele Paliani e i rappresentanti delle RSU hanno sollevato interrogativi riguardo alla reale sostanza di queste garanzie.

Le recenti misure e la preoccupazione dei lavoratori

Il cambio della turnazione, previsto per il primo ottobre, prevede un passaggio da turni di lavoro di 12 ore a turni di 8. Tuttavia, i sindacati evidenziano come queste modifiche siano imposte ai lavoratori senza un adeguato confronto negoziale. Il timore è che questa situazione possa portare a un ulteriore esodo di dipendenti, nonostante le rassicurazioni fornite.

In aggiunta, si fa notare la diminuzione del numero di dipendenti nell’anno in corso, accompagnata da una sostanziale incertezza economica. Il cambio dei turni influisce non solo sui lavoratori effettivi, ma anche sui dipendenti interinali che subiscono le conseguenze di una produzione che non sembra trovare un tendente stabilità.

Prospettive future: incertezze e sfide da affrontare

Per i dipendenti del L-Foundry, la situazione appare particolarmente complessa. La diminuzione dei volumi di prodotti nuovi e la ridotta movimentazione di quelli storici, coincidente con l'uscita di una commessa entro la fine dell’anno, alimentano le perplessità riguardo al futuro dello stabilimento.

Mancanza di piani precisi per il rilancio

Attualmente, l'azienda sta affrontando un periodo di transizione, caratterizzato da linee produttive non sature e da una generale mancanza di chiarezza sui piani strategici futuri. I sindacati esprimono preoccupazione anche per il fatto che il tavolo di confronto per discutere le problematiche lavorative potrebbe essere ritardato ulteriormente.

In un contesto di relazioni industriali che si trovano ai livelli minimi dalla nascita dello stabilimento, le sfide da affrontare non sono solo legate alla produzione, ma anche alla salvaguardia dei diritti dei lavoratori e alla necessità di mantenere un dialogo aperto tra azienda e rappresentanti sindacali.

Un appello all'unità e alla trasparenza

Le organizzazioni sindacali chiedono un impegno concreto da parte di L-Foundry e delle istituzioni affinché si possa invertire la rotta e garantire un futuro dignitoso per i lavoratori. La mancanza di comunicazione e chiarezza nella gestione delle relazioni industriali non fa altro che alimentare un clima di sfiducia e malcontento tra i dipendenti.

La situazione al L-Foundry di Avezzano rappresenta non solo una crisi locale, ma un riflesso delle difficoltà che affrontano molte aziende italiane del settore tecnologico, in un momento in cui la competitività e l'innovazione sono più cruciali che mai. Mentre i sindacati fanno sentire la loro voce per tutelare i diritti e gli interessi dei lavoratori, la speranza è che si apra un dialogo costruttivo per affrontare congiuntamente le sfide che ci attendono.

Ultimo aggiornamento il 18 Settembre 2024 da Laura Rossi

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