Il Lazio si trova ad affrontare una seria crisi ospedaliera che ha portato a lunghe attese nei pronto soccorso, creando disagi significativi per i pazienti e per il sistema sanitario della regione. Le ambulanze, già sotto pressione, si trovano a dover affrontare un altro problema: le lettighe sono spesso occupate da malati in attesa, bloccando così la circolazione dei mezzi di soccorso. Il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha dichiarato di essere al corrente della situazione e di monitorarla attentamente.
Situazione attuale e difficoltà nei pronto soccorso
Il sovraffollamento degli ospedali ha raggiunto livelli critici, spingendo i pronto soccorso a gestire un numero sempre crescente di pazienti. Le lunghe attese sono diventate la norma, e i malati si trovano costretti ad aspettare su barelle temporaneamente adibite a lettighe. Questo problema si aggrava ulteriormente perché le ambulanze, fondamentali per il trasporto di pazienti in condizioni critiche, rimangono ferme e inattive. La Direzione della Salute regionale, guidata da Andrea Urbani, ha preso coscienza di questa problematica, lanciando l’allerta per la carenza di lettighe.
L’emergenza ha portato a una comunicazione diretta da Urbani ai direttori generali delle Asl e delle strutture ospedaliere, chiedendo un monitoraggio rigoroso delle barelle disponibili. L’obiettivo è di garantire che ogni pronto soccorso disponga di un numero adeguato di barelle attive, affinché i mezzi di soccorso possano operare senza intoppi. Urbani ha sollecitato l’acquisto di lettighe dove necessario, mettendo in evidenza l’urgenza di risolvere il fenomeno del “blocco delle ambulanze”, che al momento ha visto solo otto mezzi disponibili a fronte di una domanda molto più alta.
Interventi e miglioramenti nel sistema sanitario
Di fronte a questo quadro allarmante, Rocca ha fornito delle rassicurazioni riguardo gli sforzi messi in atto per migliorare il sistema sanitario. Dalla transizione dal 2023 al 2024, i tempi di attesa per le prestazioni di emergenza sono migliorati del 50% per le classi di priorità più urgenti e del 26% per quanto riguarda le prestazioni programmate. Questi miglioramenti, seppure lenti, testimoniano un progresso tangibile.
Nel corso dell’ultimo anno, diverse azioni sono state avviate per incrementare l’efficienza dei servizi sanitari e ridurre le lunghe attese. Tra le misure adottate vi è l’integrazione delle prestazioni delle strutture convenzionate all’interno del RECUP, che ha reso il servizio più accessibile. Inoltre, la Regione ha reclutato 14mila nuovi operatori sanitari, un passo importante per affrontare la mancanza di personale.
Grazie ai fondi ricevuti per il Giubileo, sono stati eseguiti 34 interventi nei reparti di emergenza e sono stati attivati 350 posti letto per accogliere i pazienti che necessitavano di ricovero. Queste azioni sono state cruciali per ridurre i tempi di attesa, evitando che i pazienti trascorrano giorni su lettighe nei corridoi.
L’importanza della salute pubblica e diritti garantiti
Rocca ha concluso sottolineando l’importanza di garantire il diritto alla salute per tutti i cittadini, in particolare per quelli più vulnerabili. Ha ribadito il suo impegno nel fornire risposte concrete, evidenziando come gli sforzi attuali siano mirati a costruire un sistema sanitario che possa rispondere efficacemente alle esigenze dei suoi utenti. La situazione attuale nella sanità laziale, seppur complessa, sta generando azioni che mirano a creare un miglioramento tangibile nella vita dei pazienti.
L’attenzione rimarrà alta nei prossimi mesi, con la speranza che gli interventi possano finalmente alleviare il peso di una crisi che ha colpito un settore vitale per la salute pubblica.
Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2025 da Laura Rossi