Un’indagine condotta dalla Cisl Roma Capitale e Rieti rivela che più del 36% dei residenti a Roma non programmerà alcuna vacanza quest’estate. Il sondaggio, realizzato nel luglio 2024 su un campione di oltre 1.000 cittadini, evidenzia come la fragilità del potere d’acquisto incida sulle scelte di milioni di romani. La ricerca ha mappato non solo la situazione economica, ma anche i comportamenti estivi e le preferenze in merito alle vacanze.
la fragilità del potere d’acquisto nei romani
Le cifre allarmanti del sondaggio
Secondo il segretario generale della Cisl Lazio, Enrico Coppotelli, il 36,3% del campione intervistato ha dichiarato di non andare in vacanza, tra i quali un sorprendente 73% ha un reddito annuo compreso tra 0 e 30.000 euro. Questi dati mettono in evidenza la crescente vulnerabilità economica che affligge molti cittadini, ostacolando l’accesso a esperienze turistiche che fino a qualche anno fa erano considerate quasi scontate.
Conseguenze per le famiglie romane
Il sondaggio intitolato “Vacanze romane? Identikit delle vacanze 2024 dei romani e delle romane” ha inoltre rivelato che, per chi può permettersi di viaggiare, le vacanze saranno soprattutto in famiglia e di coppia . Solo il 17,9% prevede di partire con amici, mentre il 4,6% viaggerà da solo. Questo indica un trend verso esperienze più intime, probabilmente influenzato dalla crisi economica.
le vacanze degli altri romani: destinazioni e modalità
Scegliere Italia come meta principale
La maggior parte dei romani che andranno in vacanza sceglierà mete locali, con un 77,3% che opterà per viaggi all’interno del territorio italiano. La scelta di rimanere in patria si riflette anche nei modelli di soggiorno, con il 40,7% degli intervistati che prevede di restare in vacanza per circa una settimana. Inoltre, c’è una parte significativa di persone che potrà concedersi solo brevi soggiorni di meno di sette giorni.
Organizzazione autonoma e mezzi di trasporto
C’è una notevole propensione all’organizzazione autonoma: ben il 89,8% dei romani gestirà i propri viaggi senza ricorrere ad agenzie di viaggio, dimostrando una chiara tendenza all’autosufficienza. In termini di trasporto, l’auto privata rimane il mezzo di trasporto preferito , seguito dall’aereo . Questo suggerisce che i romani comunque considerano la mobilità come un aspetto centrale delle loro scelte turistiche, anche in un contesto di limitazioni economiche.
ostacoli e sfide alle vacanze
Prezzi elevati come principale deterrente
Le ragioni per cui il 24,7% degli intervistati non partirà affondano le radici nei costi esorbitanti. Ben il 45,6% sostiene che i prezzi dei servizi turistici siano troppo alti, mentre il 26,8% menziona motivi familiari o di salute e il 27,6% cita impegni di lavoro. La situazione economica sembra quindi creare un mosaico complesso di difficoltà che incidono sulla scelta di partire per vacanze.
Le previsioni di spesa e l’aumento dei costi
Un ulteriore aspetto critico è rappresentato dalle previsioni di spesa, che si prevedono in aumento rispetto all’anno precedente. Circa il 20,9% delle persone stimano di spendere mediamente più di 500 euro, il 23,6% più di 300 euro e il 12,5% più di 100 euro. Inoltre, si registrano aumenti significativi nei costi legati agli alloggi e nei trasporti .
sfide strutturali nel mondo del lavoro
L’appello per politiche di sviluppo
A fronte di questi dati preoccupanti, Enrico Coppotelli ha lanciato un appello per un rinnovato impegno verso il miglioramento delle condizioni di lavoro. Sottolinea l’importanza di rinnovi contrattuali, politiche attive e della contrattazione di secondo livello per alzare la qualità della vita.
Sostenibilità e crescita economica
Coppotelli ha anche ribadito la necessità di un intervento decisivo per incentrare le politiche di sviluppo sull’aumento dei salari. È infatti evidente che una larga parte della popolazione, ovvero il 30%, guadagna meno di 30.000 euro, e questa fascia risulta particolarmente vulnerabile. L’auspicio è che le iniziative messe in campo possano testimoniare un miglioramento significativo delle condizioni di vita e di accesso ai servizi turistici, cruciali per una ripresa economica collettiva.