Crisi della ristorazione a Berlino: chiudono ristoranti stellati, l’allerta di chef e associazioni

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Crisi della ristorazione a Berlino: chiudono ristoranti stellati, l’allerta di chef e associazioni - Gaeta.it

La ristorazione berlinese si trova in una fase critica, con un aumento allarmante delle chiusure dei ristoranti stellati, tra cui il recente annuncio della chiusura del ristorante Ernst. Sebastian Frank, chef del ristorante Horváth, ha descritto la situazione nel settore come gravissima, affermando che si tratta solo dell'inizio di un trend negativo che potrebbe colpire ancora di più il panorama gastronomico della città.

La chiusura di ristoranti stellati e le motivazioni

Ristoranti in crisi: i numeri delle chiusure a Berlino

Nell'ultimo biennio, Berlino ha assistito alla chiusura di diversi ristoranti di alta qualità, inclusi quelli con prestigiose stelle Michelin. Recentemente, il ristorante Ernst ha annunciato che in poco più di due mesi servirà la sua ultima cena. Questo locale, accolto con entusiasmo dalla comunità gastronomica, si unisce a una lista crescente di chiusure che include Kin Dee, Cordo, NoName e Lode & Stijn. Questi ultimi erano rinomati per il loro impegno verso la sostenibilità, contrassegnati dalla stella verde Michelin.

La crescente pressione economica, amplificata da fattori esterni come la pandemia e l'inflazione, sta portando a una contrazione del mercato. Solo nel 2023, quasi un ristorante su dieci in Germania ha chiuso i battenti, e gli esperti avvertono che il peggio potrebbe ancora deve arrivare. Le problematiche economiche globali stanno creando un contesto difficile per i ristoratori, con costi operativi in aumento e una clientela sempre più riluttante a spendere.

L'impatto della pandemia e dell'inflazione sulla ristorazione

Sebastian Frank ha sottolineato che la crisi nel settore ristorativo è aggravata dal cambiamento nelle abitudini dei consumatori a seguito della pandemia. Nel 2010, quando Frank è entrato nel settore, Berlino contava solo sette ristoranti stellati; dieci anni dopo, il numero era salito a venti, un trend che ora sembra invertirsi rapidamente. “Le persone prima erano disposte a spendere, ma ora le cose sono cambiate e il mercato sta rientrando in una fase più sostenibile,” ha affermato Frank.

La congiuntura mondiale ha messo ulteriore pressione sulla già fragile situazione. L'impatto dell'invasione russa dell'Ucraina e dell'aumento generale dei prezzi hanno contribuito a una situazione economica difficile. La ripresa lenta e incerta del turismo, uno dei pilastri della ristorazione berlinese, ha ulteriormente ostacolato le possibilità di recupero.

Strategie per affrontare la crisi

Iniziative di successo: menù più accessibili e sostenibili

In risposta alla crisi, molti ristoranti, incluso il Horváth, stanno adattando le loro offerte. Horváth ha introdotto un nuovo menù di sette portate a 145 euro, cercando di attrarre una clientela più ampia che normalmente non potrebbe permettersi un'esperienza gastronomica di alto livello. Frank ha osservato che questo approccio ha avuto successo e spera che i clienti che si avvicinano per la prima volta tornino in seguito per provare l'intero menù.

Anche altri ristoranti di Berlino stanno seguendo questa tendenza, proponendo menù semplificati e a prezzi più contenuti. Questa strategia è un tentativo di mantenere viva la clientela in un contesto di prenotazioni sempre più scarsamente affollate. Tuttavia, Frank ha avvertito che non esiste una singola causa per la crisi attuale, poiché essa è il risultato di una complessa interazione di fattori economici e sociali.

Il ruolo del governo e le politiche fiscali

La richiesta di un supporto governativo si fa sentire chiaramente. Frank e Gerrit Buchhorn, direttore generale di DEHOGA Berlino, hanno sottolineato che il governo deve essere consapevole delle sfide che il settore della ristorazione deve affrontare. Buchhorn ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una ripresa della composizione fiscale favorevole, come una riduzione dell'aliquota IVA sui ristoranti, per facilitare la ripartenza di questa industria cruciale.

L’aumento dell’aliquota IVA dal 7% al 19% ha già imposto un onere maggiore sui ristoratori, che si sono trovati costretti a trasferire i costi sui clienti. Frank ha sollecitato una revisione delle politiche economiche nazionali per stabilizzare i prezzi e mantenere i ristoranti a galla, evidenziando che i tagli della spesa pubblica saranno inevitabili se non si vorrà affrontare un peggioramento della situazione.

Prospettive future per la ristorazione a Berlino

Le sfide a lungo termine e le previsioni per il 2024

Il futuro del settore della ristorazione a Berlino appare incerto. Con l’aumento degli affitti e delle spese operative, molti ristoranti si trovano ad affrontare difficoltà significative. Per ristoratori come Frank e Buchhorn, la prospettiva di un 2024 simile al 2023, avaro di profitti e clienti, è allarmante. “L'industria della ristorazione è in crisi, e non sono ottimista per il futuro immediato,” ha affermato Buchhorn.

Malgrado le dimostrazioni di resilienza e contrappunto creativo nel settore, la verità è che molti ristoranti berlinesi potrebbero non sopravvivere a questa tempesta economica in corso. Con una clientela che si ritira e costi operativi che aumentano, la necessità di una strategia di adattamento continua ad essere la priorità nella preparazione per le sfide future.

La disponibilità a modificare approcci e politiche, insieme a un aumento della consapevolezza da parte dei consumatori, sarà essenziale per garantire la resilienza del settore della ristorazione a Berlino, una capitale storicamente sinonimo di innovazione culinaria e cultura gastronomica.

Ultimo aggiornamento il 26 Agosto 2024 da Elisabetta Cina

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