Crisi della sanità in Liguria: oltre 250 milioni di euro di debito e aumento delle liste d’attesa

La sanità pubblica in Liguria è in crisi, con un debito di oltre 250 milioni e gravi carenze di personale, mentre si prevede uno sciopero generale per il 29 novembre.
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Crisi della sanità in Liguria: oltre 250 milioni di euro di debito e aumento delle liste d'attesa - Gaeta.it

La sanità pubblica in Liguria si trova in una situazione critica, con un bilancio che segna un debito di oltre 250 milioni di euro. Le risorse necessarie per fronteggiare questa emergenza non si vedono all’orizzonte, mentre i problemi di personale e le lunghe liste d’attesa stanno diventando sempre più insostenibili per i cittadini. Questa realtà è stata evidenziata dal segretario regionale della Cgil Liguria, Maurizio Calà, durante la presentazione dello sciopero generale previsto per il 29 novembre, in collaborazione con la Uil.

La mancanza di fondi per la sanità

La finanza pubblica destina insufficienti risorse alla sanità, con il risultato che i buchi di bilancio rimangono incolmabili. Calà ha sottolineato che il settore sanitario in Liguria non solo soffre per la carenza di fondi, ma anche per l’assenza di un adeguato piano di assunzioni. Con il 30% del personale attualmente insufficiente, le strutture sanitarie faticano a fornire un servizio di qualità. La situazione è resa ancor più grave da un’inflazione che ha superato il 16% negli ultimi anni, mentre gli aumenti contrattuali per i sanitari sono stati fissati al 5,8%. I medici e gli operatori sanitari si trovano quindi in una condizione di crescente malcontento, con un rischio concreto di fuga verso il settore privato o al di fuori della regione.

Le liste d’attesa e il diritto alla salute

Uno degli aspetti più allarmanti di questa crisi è la situazione delle liste d’attesa. Secondo Calà, i tempi di attesa per visite e interventi sono inaccettabili e rappresentano una “vergogna” per il sistema sanitario ligure. Il peggioramento del servizio sta portando i cittadini a rinunciare alle cure: più di 120.000 liguri nel 2023 hanno scelto di non curarsi per paura di non ricevere assistenza in tempi adeguati. Questo porta a mettere in discussione non solo l’efficacia del sistema sanitario regionale, ma anche la salute di una parte significativa della popolazione. Con un quinto dei cittadini liguri a rischio povertà, l’accesso a cure mediche diventa una questione di primaria importanza.

L’emergenza nel reclutamento del personale sanitario

Un’altra criticità evidenziata da Calà riguarda il reclutamento di nuovi operatori. La sanità ligure necessita urgentemente di rimpiazzare il personale mancante e assumere circa 500 nuove figure professionali per poter attivare le strutture previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza . Senza queste assunzioni, il rischio è di un ulteriore deterioramento del servizio pubblico. I tagli ai finanziamenti e l’attenzione rivolta a favorire il settore privato hanno inciso negativamente sull’organico esistente, portando a una riduzione della qualità delle prestazioni sanitarie.

Verso lo sciopero del 29 novembre

L’appuntamento previsto per il 29 novembre, dove la Cgil e la Uil si uniranno per uno sciopero generale, rappresenta una risposta chiara e decisa a questa situazione insostenibile. La richiesta di maggiori fondi, una ristrutturazione delle priorità della sanità e un adeguato reclutamento di personale si pongono al centro dell’azione sindacale. L’obiettivo è quello di riportare l’attenzione su un settore che vive una crisi profonda, ricordando che “la salute dei cittadini non può essere subordinata ad aziende private e interessi economici di parte.”

La mobilitazione dei sindacati potrebbe rappresentare un punto di svolta per il futuro della sanità in Liguria se sarà in grado di far sentire la voce dei lavoratori e dei cittadini, indossando la responsabilità di un cambiamento necessario.

Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2024 da Sofia Greco

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