Crisi dell'agricoltura in Europa: Altragricoltura chiede un piano nazionale urgente per il settore

Crisi dell’agricoltura in Europa: Altragricoltura chiede un piano nazionale urgente per il settore

La Commissione Europea presenta una nuova visione per l’agricoltura, ma Altragricoltura avverte che serve un piano nazionale urgente per affrontare la crisi dei medi e piccoli agricoltori.
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Crisi dell'agricoltura in Europa: Altragricoltura chiede un piano nazionale urgente per il settore - Gaeta.it

Nella giornata del 19 febbraio, la Commissione Europea ha presentato una nuova visione per l’agricoltura europea, ricevuta con scetticismo da Altragricoltura. Secondo l’organizzazione, questo approccio rappresenta solo un primo passo in un contesto di crisi profonda che affligge i medi e piccoli agricoltori. Nonostante le intenzioni positive, i tempi di realizzazione delle proposte rischiano di essere troppo lunghi, lasciando il settore agricolo in una situazione preoccupante.

La richiesta di un piano nazionale organico

Gianni Fabbris, segretario generale di Altragricoltura, ha evidenziato l’importanza di un intervento immediato da parte della politica italiana. Fa notare che il settore agricolo sta attraversando una situazione di crisi che necessita di misure concrete e urgenti. In particolare, Fabbris ha chiesto la creazione di un piano nazionale organico che non solo riconosca la crisi, ma la affronti in modo efficace, permettendo così alle aziende agricole di affrontare le sfide currenti e future.

La richiesta di un piano nazionale si allinea al desiderio di restituire alle aziende agricole un “presente necessario” che possa condurle verso un futuro sostenibile. I medi e piccoli agricoltori hanno infatti visto diminuire la loro capacità di operare a causa di diversi fattori, i quali necessitano di una risposta rapida e adeguata da parte della politica.

Fabbris ha sottolineato come gli agricoltori siano tornati in strada con i trattori a partire dal 26 gennaio, segno di una mobilitazione che si fa sempre più forte. Domani, si terrà una conferenza stampa a Roma in cui verranno dettagliate le richieste da avanzare al Governo e alle Giunte Regionali, a partire dall’urgente dichiarazione di Stato di Crisi nel settore agricolo.

La mobilitazione degli agricoltori e il ruolo della Commissione Europea

L’emergenza attuale, come evidenziato dallo stesso segretario di Altragricoltura, è frutto anche del movimento di base degli agricoltori. A partire dal gennaio 2024, questo gruppo ha chiesto all’Unione Europea di modificare la Politica Agricola Comune e le norme sui rapporti commerciali con i paesi terzi. Un cambiamento che è stato accolto oggi nella nuova tabella di marcia presentata dalla Commissione Europea. Tuttavia, il segretario ha messo in guardia sui reali problemi che ancora sussistono in agricoltura, sottolineando la necessità di affrontare non solo le politiche europee, ma soprattutto le sfide interne italiane.

La situazione del settore agricolo italiano è resa complessa dalla concorrenza sleale delle derrate alimentari importate, che comportano dumping sociale e ambientale. Le aziende agricole, spesso a conduzione familiare e di piccole dimensioni, si trovano a fronteggiare un mercato dominato da pochi attori economici, come le grandi industrie di trasformazione e la distribuzione organizzata. Questi attori possono imporre prezzi più bassi che mettono in seria difficoltà gli agricoltori, creando un clima di incertezza e precarietà.

Le cause della crisi e l’inevitabile indebitamento

La crisi attuale è il risultato di una serie di cause strutturali che hanno colpito in modo particolare il mondo dell’agricoltura. La competizione globale ha portato a un abbassamento dei prezzi degli alimenti, costringendo le aziende agricole a lavorare con margini di profitto sempre più ridotti. Fabbris ha sottolineato come questa situazione abbia portato a un aumento preoccupante dell’indebitamento tra gli agricoltori, costretti a ricorrere a prestiti per sostenere le campagne stagionali e per affrontare gli investimenti a lungo termine.

Non è raro che gli agricoltori si trovino a fronteggiare difficoltà nel finanziamento delle proprie attività, mentre la pressione per mantenere la competitività è crescente. Questo scenario di aumento dei debiti rappresenta una trappola per il settore, rendendo imperativo l’intervento sia a livello nazionale che europeo. Altragricoltura, quindi, guarda con attenzione all’evolversi della situazione, aspettandosi misure che possano realmente risollevare un comparto chiave per l’economia italiana e europea.

Confrontandosi con queste sfide, il futuro dell’agricoltura europea e, in particolare, italiana, rimane incerto. La risposta delle istituzioni sarà fondamentale non solo per la sopravvivenza dei piccoli e medi agricoltori, ma anche per la sicurezza alimentare del continente e per il rispetto delle normative di sostenibilità che dovranno necessariamente diventare un pilastro della nuova politica agricola.

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