Crisi di fiducia: Paolo Gentiloni mette in guardia sulla disinformazione e sull’AI alla conferenza a Venezia

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Crisi di fiducia: Paolo Gentiloni mette in guardia sulla disinformazione e sull’AI alla conferenza a Venezia - Gaeta.it

L’ascesa dei social media rappresentava la speranza di un futuro in cui le informazioni sarebbero state accessibili a tutti e le idee potessero prosperare in un mercato digitale globale. Tuttavia, oggi, questa visione appare estremamente ottimistica, e il commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari, Paolo Gentiloni, in un intervento a Venezia, ha messo in evidenza come la disinformazione online stia minando le basi della coesione sociale e democratica.

La diffusione della disinformazione

Un fenomeno in crescita

Durante il suo intervento alla quinta conferenza del Soft Power Club, organizzata da Francesco Rutelli, Gentiloni ha parlato della crescente difficoltà di stabilire un consenso sui fatti fondamentali a causa della disinformazione. L’utilizzo crescente dei social media ha permesso la diffusione incontrollata di notizie false, complicando ulteriormente il panorama informativo. Gli algoritmi dei principali social network spesso favoriscono contenuti emotivi, spingendo gli utenti a interagire con messaggi che richiamano paura e odio, contribuendo così ad una polarizzazione sociale senza precedenti.

Le conseguenze sociali

Questa situazione porta a un’inarrestabile divisione tra i gruppi sociali, ognuno dei quali vive in una propria “torre d’avorio”, incapace di dialogare con l’altro. Gentiloni ha sottolineato che questa situazione potrebbe minare le fondamenta stesse della democrazia. Le differenze di opinione si amplificano, e il rispetto reciproco sfugge, generando conflitti sempre più evidenti nelle interazioni quotidiane. La mancanza di fiducia nei confronti delle informazioni può portare anche a conseguenze devastanti per il tessuto sociale, rendendo difficile l’unità in situazioni di crisi.

Il ruolo dell'intelligenza artificiale

I rischi dei deepfake

Gentiloni ha inoltre evidenziato i rischi connessi ai progressi dell’intelligenza artificiale, in particolare l’emergere di video deepfake che sono praticamente indistinguibili dalla realtà. Questa tecnologia, sebbene avesse potenziali applicazioni positive, è frequentemente utilizzata da attori malintenzionati per creare contenuti fuorvianti, alimentando ulteriormente la discordia. La capacità di generare contenuti falsi ma plausibili mina la nostra capacità di fidarci delle informazioni, rendendo sempre più difficile discernere il vero dal falso, e intensificando la polarizzazione dell’informazione.

Un approccio regolatorio necessario

Per affrontare tali sfide, l’Unione Europea ha intrapreso un percorso proattivo attraverso l'AI Act, che ha reso l’UE la prima giurisdizione al mondo a regolamentare l’intelligenza artificiale. Questa legislazione prevede misure come l'etichettatura dei contenuti audio e video manipolati, contribuendo alla trasparenza necessaria per ristabilire la fiducia nel panorama informativo. Gentiloni ha ribadito l’importanza che l’UE continui a dare l’esempio a livello globale, poiché le altre giurisdizioni stanno seguendo con attenzione i nostri passi in materia di regolamentazione.

L'importanza della coesione sociale

Ricostruire la fiducia

Gentiloni ha espresso che la fiducia è una componente cruciale per la coesione sociale. Citando Robert Putnam, ha messo in risalto come la diminuzione della fiducia nelle fonti informative possa indebolire il senso di comunità e solidarietà tra le persone. Per affrontare la sfida attuale, è fondamentale sviluppare strategie che incoraggino un dialogo aperto e costruttivo, promuovendo così una cultura informativa responsabile.

Un futuro sostenibile

Inoltre, Gentiloni ha affermato che le istituzioni europee devono essere sempre più in grado di affrontare le grandi sfide del nostro tempo, come la crescita sostenibile e la sicurezza. Questi aspetti non solo garantiranno la credibilità delle istituzioni europee, ma permetteranno anche di esercitare il soft power dell'UE a livello globale, sostenendo i valori e le politiche europee in un contesto sempre più competitivo e polarizzato.

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