Crisi e opportunità nella ricerca clinica indipendente in Italia: un bilancio tra luci e ombre

Crisi e opportunità nella ricerca clinica indipendente in Italia: un bilancio tra luci e ombre

La ricerca clinica indipendente in Italia affronta sfide significative, ma mostra segnali di ripresa. Esperti chiedono maggiori finanziamenti e politiche favorevoli per rilanciare le sperimentazioni no profit.
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Crisi e opportunità nella ricerca clinica indipendente in Italia: un bilancio tra luci e ombre - Gaeta.it

Negli ultimi anni, la ricerca clinica indipendente in Italia ha affrontato sfide significative, riflettendo una situazione di stallo a livello globale. Questo articolo analizza il panorama attuale della ricerca no profit, con un focus particolare sull’ultimo convegno nazionale dedicato, svoltosi a Milano, dove esperti e operatori del settore hanno dibattuto sulla necessità di modifica delle politiche e del supporto alle sperimentazioni cliniche.

La flessione della ricerca no profit in Italia

La crisi della ricerca clinica indipendente è un tema che preoccupa gli operatori del settore. Nel 2004, le sperimentazioni no profit costituivano circa il 30% del totale, mentre nel 2023 si sono ridotte al 17%. Un dato che testimonia un calo significativo della fiducia e degli investimenti nel settore. Tuttavia, la notizia positiva è che nel 2023 si è registrata una leggera ripresa, con 106 studi clinici avviati, rispetto ai 98 del 2022. Tra questi, uno su cinque riguarda potenziali nuovi trattamenti contro il cancro, offrendo così una speranza per il futuro.

Questo quadro contrastante emerge dall’evento “La valorizzazione della ricerca indipendente: opportunità, limiti e spunti operativi”, organizzato dalla Federation of Italian Cooperative Oncology Groups e dalla Fondazione RIDE2Med. Il presidente di Ficog, Evaristo Maiello, ha sottolineato la necessità di maggiori finanziamenti e della semplificazione delle procedure burocratiche per favorire l’avvio di nuovi studi. Resta critico anche il riconoscimento di figure professionali chiave come gli study coordinator e gli infermieri di ricerca, la cui valorizzazione può influenzare positivamente lo sviluppo della ricerca clinica.

Opportunità legislative per la ricerca clinica

Un aspetto fondamentale per il rilancio della ricerca indipendente è rappresentato dal decreto del 30 novembre 2021, che introduce la possibilità di cedere i dati ottenuti dalle sperimentazioni indipendenti. Questa normativa si propone di migliorare le possibilità di registrazione di nuovi trattamenti oncologici e favorire le sinergie tra ricerche profit e no profit. Francesco Perrone, presidente dell’Associazione italiana di oncologia medica , ha evidenziato come la condivisione dei dati scientifici possa generare risorse da reinvestire in nuove sperimentazioni cliniche. Questa nuova modalità di collaborazione offre opportunità che possono arricchire l’intero settore.

I gruppi cooperativi di ricerca e le società scientifiche sono al centro di questo rinnovato approccio. Aiom, ad esempio, ha avviato diverse collaborazioni con Ficog, creando un gruppo di lavoro dedicato all’uso dei Patient Reported Outcomes . Questi strumenti consentono ai pazienti di comunicare direttamente le loro esperienze riguardo a qualità della vita e tossicità dei trattamenti, fornendo dati preziosi per la ricerca e migliorando l’approccio nelle cure oncologiche.

Rilevanza delle associazioni di pazienti nella sperimentazione

La partecipazione delle associazioni di pazienti è cruciale per la promozione degli studi clinici indipendenti. Evaristo Maiello ha sottolineato l’importanza di questo supporto per il reclutamento di partecipanti. Insieme ad Aiom, anche la Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia è inclusa nel lavoro di squadra, contribuendo alla sensibilizzazione e al coinvolgimento dei pazienti.

Sergio Scaccabarozzi, vicepresidente della Fondazione RIDE2Med, ha rimarcato che la ricerca no profit è essenziale non solo per l’avanzamento scientifico, ma anche per la crescita economica dell’intero sistema sanitario nazionale. Le sperimentazioni di alta qualità possono migliorare la reputazione degli ospedali e delle università italiane, mantenendo il paese in una posizione di rilievo nel panorama della ricerca oncologica mondiale.

Un futuro per la ricerca clinica indipendente in Italia

L’odierna realtà della ricerca clinica no profit in Italia è il riflesso di un contesto complesso, segnato da sfide e opportunità. Con il supporto adeguato, finanziamenti più certi e un riconoscimento delle nuove professionalità, il settore può tornare a crescere. Gli esperti auspicano che, attraverso politiche più favorevoli e collaborazioni consolidate, l’Italia possa continuare a essere un punto di riferimento nella ricerca clinica, contribuendo in modo significativo alla lotta contro il cancro e migliorando la qualità della vita dei pazienti.

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