La situazione migratoria nelle Isole Canarie sta raggiungendo livelli critici, con un incremento significativo degli sbarchi di migranti che solleva preoccupazioni per le autorità locali. In questo scenario, le Canarie stanno chiedendo un intervento urgente da parte dell’Unione Europea per far fronte alla crescente pressione migratoria. Anche Ceuta, la città autonoma spagnola al confine con il Marocco, ha assistito a un aumento delle traversate, evidenziando la complessità della situazione.
aumento degli sbarchi e pressioni crescenti
dati significativi sugli arrivi
Le Isole Canarie sono attualmente al centro di una crisi migratoria senza precedenti, con un aumento del 126% degli sbarchi negli ultimi mesi. Entro il 15 agosto, le autorità delle Canarie hanno registrato l’arrivo di circa 22.300 migranti. Questa situazione critica richiede interventi immediati e coordinati, in quanto le stime per i prossimi mesi indicano una possibile crescita ancora maggiore degli arrivi. La popolazione locale e le istituzioni si trovano a dover affrontare una sfida straordinaria, man mano che il numero di imbarcazioni cariche di migranti continua a crescere.
I migranti che raggiungono l’arcipelago provengono principalmente da paesi come Mali, Marocco, Senegal, Gambia e Mauritania. Le condizioni meteorologiche favorevoli e le rotte navigate stanno incentivando sempre più le traversate, con i migranti che si vedono costretti a intraprendere viaggi pericolosi per fuggire dalla povertà , dalla violenza e dai conflitti all’interno dei loro paesi.
la richiesta di assistenza all’unione europea
In risposta all’emergenza, il governo delle Isole Canarie ha invitato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a visitare l’arcipelago per osservare la situazione da vicino. Alfonso Cabello, portavoce dell’amministrazione locale, ha sottolineato l’urgenza e la necessità di un coinvolgimento diretto dell’Unione Europea. Le istituzioni canarie si sentono sovraccariche dalla pressione degli arrivi e richiedono un maggiore supporto a livello europeo per gestire la situazione e garantire la sicurezza dei migranti.
il rischio mortale della traversata atlantica
L’Atlantico si conferma come la rotta migratoria più pericolosa, e quest’anno sono stati registrati oltre 4.800 decessi durante le traversate. Le ONG coinvolte nella raccolta di dati hanno documentato che in media una persona perde la vita ogni 45 minuti mentre cerca di raggiungere le coste europee. Le cause di questo tragico fenomeno sono varie: la gravità della povertà , la mancanza di opportunità nel paese d’origine e le violenze che costringono molte persone a lasciare le proprie case.
l’emergenza dei minori non accompagnati
una situazione complessa e difficile
Un ulteriore elemento che complica la gestione della crisi migratoria nelle Isole Canarie è l’arrivo di un numero crescente di minori non accompagnati. Questi bambini rappresentano una sfida particolare, poiché il loro trasferimento in altre aree della Spagna richiede l’autorizzazione e l’intervento di specifici territori. Attualmente, le Isole Canarie ospitano più di 6.000 minori, ma le risorse locali sono estremamente limitate.
Negli ultimi 12 mesi, sono state autorizzate molte più strutture di accoglienza, passando da 36 a 81, ma la pressione rimane intensa. Fernando Clavijo, presidente delle Isole Canarie, ha dichiarato la necessità di sviluppare progetti di integrazione mirati per i minori e di implementare politiche stabilite nei Paesi di origine dei migranti per prevenire ulteriori esodi. Questo approccio è ritenuto fondamentale per affrontare le vulnerabilità dei giovani migranti e garantire loro un futuro migliore.
proposte per una gestione più umana della migrazione
Louela Mint El Mamy, avvocata di Lanzarote specializzata nella questione migratoria, ha evidenziato che sarebbe opportuno spostare l’attenzione dalle misure di contenimento degli sbarchi verso un miglioramento dell’accesso ai visti per i migranti. Questo cambiamento di strategia potrebbe contribuire a offrire opportunità legali ai migranti e limitare loro l’esposizione ai rischi associati ai viaggi irregolari. L’attuale sistema di visti, infatti, sembra più favorevole agli interessi commerciali illegali piuttosto che a quelli umanitari.
l’emergenza migratoria a ceuta
una situazione di crescente allerta
La città autonoma di Ceuta sta vivendo anch’essa un’emergenza migratoria. Negli ultimi giorni, migliaia di migranti hanno cercato di attraversare il confine tra il Marocco e Ceuta, con un numero di tentativi che ha raggiunto picchi allarmanti. Secondo le autorità , dal 22 agosto ha cercato di attraversare il confine un numero medio di 700 persone al giorno, con un picco di 1.500 tentativi registrati in un solo giorno. Questi eventi evidenziano un bisogno urgente di gestione e coordinamento da parte delle forze di polizia e delle autorità locali.
gestione dell’emergenza e risposta delle autoritÃ
Cristina Pérez, delegata del governo spagnolo a Ceuta, ha espresso la preoccupazione delle autorità locali e ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato per affrontare il problema. Il governo spagnolo sta monitorando la situazione da vicino e cerca di implementare misure di sicurezza più efficaci per proteggere il confine e gestire gli arrivi irregolari. La complessità delle cause alla base dell’emigrazione richiede però anche un impegno a lungo termine da parte di tutte le parti coinvolte, compresi gli organismi internazionali e le organizzazioni non governative.