Il governo Meloni si trova a dover affrontare una giornata complessa e di tensione. Dopo un’intensa serie di votazioni, la commissione Bilancio del Senato ha approvato il Decreto Fiscale, ma non senza controversie. L’iter di approvazione sembra destinato a destabilizzare ulteriormente la già fragile unità all’interno della maggioranza. Con una crescente spaccatura tra i partiti di centrodestra, gli eventi di queste ultime ore potrebbero avere ripercussioni significative sulla stabilità del governo stesso.
Spaccature nel centrodestra: gli ultimi sviluppi
Nelle ultime ore, il centrodestra ha mostrato segni evidenti di frattura. Fratelli d’Italia e Lega hanno sostenuto il taglio del canone Rai, mentre Forza Italia, in alleanza con le opposizioni, ha bloccato una proposta avanzata da Matteo Salvini. Questo episodio rappresenta un chiaro segnale di divisione, ulteriormente accentuato dalla successiva astensione dei senatori leghisti su una proposta riguardante la sanità in Calabria, presentata dal senatore Claudio Lotito di Forza Italia. Questa mancanza di coesione potrebbe riflettere tensioni più profonde che contraddistinguono le dinamiche tra i diversi gruppi politici nel governo.
I precedenti di conflitti interni rafforzano l’immagine di un governo in difficoltà. Già in passato, come nel caso del voto sulla ratifica delle modifiche del Mes, Forza Italia si era astenuta mentre Lega e Fratelli d’Italia si schieravano contro. Allora, il capogruppo azzurro in commissione Bilancio, Roberto Pella, aveva chiarito le motivazioni di questa scelta, evidenziando l’importanza di mantenere un dialogo costante con le istituzioni europee. Questo atteggiamento riflette una strategia di consapevolezza e politica estera che appare disallineata rispetto agli altri partiti della coalizione.
Precedenti tensioni nel governo: dal terzo mandato alla sicurezza
L’anno corrente ha visto altre situazioni di discordia. Un esempio è il tentativo di introdurre il terzo mandato per i governatori, una proposta sostenuta dalla Lega ma respinta non solo da Fratelli d’Italia, ma anche da Forza Italia, supportata dalle forze di opposizione. Questo conflitto dimostra come l’unità della maggioranza sia messa a dura prova più volte, con la Lega che si ritrova spesso isolata nelle sue proposte.
La legge sulla Sicurezza ha rappresentato un’ulteriore occasione di divergenza interna, in particolare sul tema delle madri detenute. Proposte di modifica che avrebbero conferito diritto di differimento della pena per le madri con bambini neonati sono state bloccate, con Forza Italia che ha scelto di non partecipare al voto. L’indifferenza manifestata da alcuni esponenti di Forza Italia verso questi temi delicati ha sollevato dubbi sull’effettivo sostegno a politiche coese all’interno della maggioranza.
Il dibattito internazionale e le divisioni politiche
Oltre ai conflitti interni, vi sono anche questioni internazionali che creano ulteriori divisioni tra Lega e Forza Italia. Sul fronte europeo, la Commissione presieduta da Ursula von der Leyen avanza con il sostegno di Forza Italia mentre la Lega esprime una contrarietà marcata. Oggi più che mai, l’incapacità di giungere a una visione condivisa su importanti dossier, come il conflitto in Ucraina e le tensioni in Medio Oriente, mette in evidenza le differenze tra Salvini e Tajani.
Salvini ha crito contro la decisione della Corte Penale Internazionale riguardo a Netanyahu, esprimendo il suo sostegno al premier israeliano, mentre Tajani ha sottolineato l’importanza di un approccio diplomatico e misurato, enfatizzando il ruolo del governo italiano nella scena internazionale. Queste divergenze non solo rivelano delle tensioni interne, ma sollevano interrogativi sulla direzione politica del governo e sulla sua capacità di operare efficacemente in un contesto complicato.
La situazione attuale lascia intravedere una fase di instabilità per l’esecutivo Meloni che, mentre si prepara a nuovi dibattiti in aula, dovrà fare il punto su come ricompattare la maggioranza e affrontare le sfide future senza cedere a ulteriori divisioni interne.
Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Elisabetta Cina