L’attuale panorama delle concessioni nel settore del gioco legale in Italia si trova a un bivio critico. Le recenti dichiarazioni di Geronimo Cardia, presidente di Acadi, durante un convegno presso la Camera dei Deputati, pongono l’accento sulle complicazioni dovute a una serie di proroghe che penalizzano le imprese. Queste situazioni scaturiscono dalle misure introdotte dalle regioni dal 2011, in quanto i distanziometri sono stati progettati per regolamentare l’assegnazione delle nuove licenze, ma hanno avuto effetti indesiderati che richiedono un’analisi approfondita.
Il ruolo dei distanziometri e le loro conseguenze
I distanziometri, strumenti utilizzati per definire le distanze tra attività di gioco e luoghi sensibili, sono stati introdotti per cercare di garantire una maggiore tutela per i cittadini. Tuttavia, l’approccio si è rivelato controproducente in quanto ha creato una barriera per le nuove concessioni. Le continui proroghe, spesso molto brevi, non consentono agli operatori di effettuare investimenti significativi nelle proprie strutture o nelle nuove tecnologie. Gli imprenditori del settore si trovano così costretti a operare in un clima di incertezza, che frena l’innovazione e la capacità di rispondere alle richieste del mercato.
Cardia ha sottolineato che il sistema attuale si traduce in una perdita di opportunità per le aziende, aumentando il rischio di chiusura e riducendo la concorrenza nel settore. Se da un lato il governo mira a garantire una regolamentazione efficiente, dall’altro emergono segnali allarmanti che mettono in discussione l’efficacia di queste misure. In effetti, la preoccupazione di Cardia trova riscontro nei dati economici e nelle testimonianze di operatori locali, che segnalano un clima favorevole a un intervento legislativo tempestivo.
La situazione del gettito erariale e la domanda di gioco
La questione del gettito erariale è altrettanto fondamentale. Nel dicembre 2024, il settore ha registrato per la prima volta una diminuzione complessiva delle entrate, un evento significativo che non era previsto. Cardia ha osservato che, nonostante un innalzamento della tassazione sugli apparecchi, le entrate non sono riuscite a mantenere i livelli precedenti. Questo calo mette in evidenza l’esigenza di una riforma del sistema, affinché non si continui a perdere il controllo su un mercato che, in teoria, dovrebbe garantire risorse importanti per lo Stato.
Dal 2015 al 2023, si è riscontrato un aumento della domanda di gioco in tutte le tipologie. Tuttavia, si è registrata una diminuzione specifica per gli apparecchi di gioco, un fatto che invita a riflettere sulle attuali limitazioni. Le restrizioni legate a distanze e orari si applicano principalmente a questi strumenti, mentre altre forme di gioco potrebbero essere regolamentate in modo differente. Tali dinamiche richiedono un’attenzione particolare: rivedere come e dove queste restrizioni vengono imposte potrebbe rappresentare un passo verso un sistema più equo e sostenibile.
Verso una riforma collaborativa e inclusiva del settore
La risposta alle sfide attuali non può prescindere da una riforma comprensiva del settore del gioco. Durante il convegno, Cardia ha enfatizzato la necessità di unire le forze tra operatori pubblici e privati, creando un sistema sinergico che possa affrontare seriamente il problema del gioco d’azzardo patologico. È indispensabile che le istituzioni destina no risorse concrete ai territori, al fine di affrontare il disturbo causato dal gioco in modo efficace.
Un’idea proposta da Cardia è quella di estendere il registro di autoesclusione, già efficace, anche agli apparecchi di gioco. Questa misura, se implementata correttamente, potrebbe fornire un modo per proteggere gli utenti più vulnerabili, limitando l’accesso per le persone che ne fanno richiesta. L’obiettivo finale dovrebbe essere quello di creare un tavolo di discussione dove tutti gli attori del settore possano collaborare per sviluppare prodotti sicuri.
Il futuro del gioco legale in Italia è in una fase di transizione. L’adeguamento delle normative e l’ascolto delle istanze del settore possono avviare un processo di rinnovamento e sostenibilità che permetta di affrontare le problematiche attuali in modo proattivo e concreto.