Negli ultimi tempi, il settore degli allevamenti di molluschi sta vivendo un periodo critico, segnato da fattori avversi che minacciano l’intero ecosistema marino e l’economia delle comunità costiere italiane. Tra le cause principali si annoverano la crescente presenza del granchio blu, specie invasiva e vorace, e i cambiamenti climatici che stanno riducendo drasticamente la produzione. A lanciare l’allerta dalla città di Napoli è Gennaro Scognamiglio, presidente nazionale di UNCI AgroAlimentare, il quale evidenzia la gravità della situazione per molti allevatori sparsi lungo tutto il territorio nazionale.
La minaccia del granchio blu
Granchio blu: un predatore invasivo
Il granchio blu è diventato un simbolo della crisi che affligge gli allevamenti di molluschi in Italia. Questa specie, originaria delle acque americane, ha trovato terreno fertile nei mari italiani, dove sta proliferando a un ritmo allarmante. La sua presenza non solo assorbe risorse vitali per i molluschi autoctoni, ma li predilige come fonte di cibo, portando a una decimazione delle popolazioni di cozze e vongole. Gli allevatori si trovano dunque a fronteggiare un duplice nemico: da un lato, la concorrenza con una specie che non ha predatori naturali in Italia, dall’altro, la difficoltà di mantenere in vita i loro allevamenti.
Implicazioni per la biodiversità
La proliferazione del granchio blu non solo compromette la produzione di molluschi, ma solleva anche preoccupazioni più ampie riguardanti la biodiversità marina. L’equilibrio dell’ecosistema marino è minacciato, in quanto la scomparsa di specie autoctone altera le catene alimentari. La comunità scientifica e gli esperti del settore ammoniscono che serve un intervento immediato per contenere la diffusione di questa specie invasiva, altrimenti le conseguenze saranno irreparabili.
L’impatto dei cambiamenti climatici
Temperature estive estreme
L’aumento delle temperature medie nel Mediterraneo, specialmente durante le ondate di caldo estivo, costituisce un fattore cruciale nel deterioramento delle condizioni ambientali per i molluschi. Le alte temperature possono portare a una massiccia proliferazione di microorganismi e alghe, che a loro volta riducono l’ossigenazione delle acque. Questa condizione crea un habitat ostile per i molluschi, costringendoli a una lotta per la sopravvivenza che si traduce in una diminuzione significativa delle loro popolazioni. A ciò si sommano le difficoltà riproduttive, amplificando la crisi.
Conseguenze economiche rilevanti
Le aree tradizionalmente dedite all’allevamento di cozze e vongole, note per la loro qualità, stanno subendo danni gravissimi. Scognamiglio sottolinea che un numero crescente di allevatori si trova a dover chiudere le proprie attività, con ricadute dirette sull’economia locale e sull’occupazione. Gli imprenditori del settore si trovano costretti a scegliere tra ridurre drasticamente la produzione o rinunciare del tutto alla loro attività. Gli effetti immediati si traducono in un aumento della dipendenza da prodotti di importazione, spesso di qualità inferiore e a prezzi superiori. Questa situazione rappresenta una minaccia per la cultura gastronomica italiana, che si basa su prodotti freschi e locali.
Necessità di intervento istituzionale
Richiesta di stato di calamità
Scognamiglio ha lanciato un appello urgente al governo affinché venga dichiarato lo stato di calamità per la mitilicoltura italiana. La richiesta di un intervento straordinario è cruciale per salvaguardare non solo il settore economico della pescheria, ma anche il patrimonio gastronomico e culturale del Paese. L’impatto negativo dei cambiamenti climatici richiede un piano d’azione coordinato e mirato, in grado di affrontare le sfide attuali con strategie efficaci.
Accesso al fondo rischi climatici e investimenti futuri
È fondamentale che la pesca e l’acquacoltura possano beneficiare appieno del Fondo rischi climatici, per far fronte a una crisi che minaccia la sostenibilità di questi settori. Inoltre, Scognamiglio richiama l’attenzione sulla necessità di rifinanziare il Piano triennale Pesca, un programma essenziale per sottolineare l’innovazione e promuovere il ricambio generazionale. Gli operatori del settore sono in attesa di misure concrete che possano fornire supporto e stimolo a un comparto in seria difficoltà. Infine, la creazione di strumenti di tutela sociale per i lavoratori del settore è cruciale per garantire il benessere delle famiglie che dipendono da queste attività, così come per preservare la forza lavoro specializzata nel lungo termine.
Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Sofia Greco