Il panorama televisivo italiano sembra soffrire di un’evidente mancanza di originalità nei programmi di intrattenimento. L’ultimo esempio è “The couple – Una vittoria per due”, in onda su Canale 5 con la conduzione di Ilary Blasi, un programma che non sembra apportare nulla di nuovo rispetto ai suoi predecessori. Nonostante le aspettative di novità, già dai primi minuti di trasmissione si è rivelato un’ennesima rielaborazione di format già visti, con un mix di elementi tratti da reality come il Grande fratello.
La formula già vista di ‘The couple’
“The couple” si presenta come una versione rimaneggiata del Grande fratello, arricchita da alcuni giochi da studio. Questa scelta tematica, più che innovativa, conferma un trend preoccupante della televisione italiana, in cui la creatività e l’originalità sembrano essere offuscate dalla sicurezza di formule collaudate. L’idea di un programma in cui coppie di concorrenti, legate da legami di amicizia, parentela o affinità, vengono rinchiuse in una casa e sottoposte alla sorveglianza continua di telecamere, non è certo una novità.
La casa di “The couple” è in realtà la stessa del Grande fratello, reinterpretata per l’occasione, e gli otto partecipanti, con diversi livelli di cultura e consapevolezza storica, rendono il tutto ancora più discutibile. Alcuni concorrenti, infatti, hanno dimostrato una comprensione superficiale di importanti figure storiche, come la presidente della Repubblica Giorgia Meloni, confondendola con un ruolo di prim’ordine non pertinente.
La conduzione e le dinamiche interne
Ilary Blasi, nell’ambito di questo format, non riesce a brillare. Le sue frasi ricorrenti, come “Apritemi il collegamento con la casa” e “Chiudetemi il collegamento”, sono state accolte con un certo scetticismo dal pubblico. È evidente che il programma punta maggiormente sull’assegnazione di compiti e sulla teatralità della conduzione, piuttosto che su contenuti di spessore o su un’interazione significativa tra i partecipanti. La scelta di impiegare opinionisti diventa una strategia già vista, più che una novità.
In questo contesto, Luca Tommassini, ballerino e coreografo, ha fatto un ingresso discutibile, con battute ritenute inadeguate, e una discontinuità comunicativa che ha lasciato il pubblico interdetto. Chiaramente, il tentativo di apparire divertenti è andato a detrimento della qualità complessiva del programma, contribuendo a rendere l’esperienza dello spettatore meno coinvolgente.
Critiche e gaffe che non passano inosservate
A complicare la già fragile situazione del programma ci sono state le gaffe della notaia, che nella prima puntata ha mostrato segni di confusione in momenti cruciali, nonostante la posta in gioco fosse potenzialmente alta: 1 milione di euro. Questi errori non sono sfuggiti nemmeno al satirico “Striscia la notizia”, che ha colto l’occasione per ironizzare sulla situazione, mettendo ulteriormente in luce le debolezze del format.
Con un palinsesto che prevede dirette quotidiane su Mediaset Extra e su La5, insieme a spazi dedicati anche su Italia 1, resta da chiedersi se il pubblico realmente possa trovare qualcosa di interessante in questo format, o se non stia solo assistendo a un ulteriore digradare della qualità dell’intrattenimento. La domanda che molti si pongono è se ci sia effettivamente una novità originale nel panorama televisivo italiano o se i format continuino a ripetersi in un ciclo senza fine.