Negli ultimi mesi, le dichiarazioni del sindaco di Genova, Marco Bucci, hanno sollevato interrogativi e polemiche riguardo alla sua amministrazione e alla gestione dei conti pubblici. Secondo una nota diffusa dal Segretario Metropolitano del PD, Simone D’Angelo, Bucci avrebbe presentato una realtà distorta, facendo credere ai cittadini che la sua amministrazione non abbia contratto debiti e che abbia sanato quelli delle giunte precedenti. I numeri, però, raccontano una storia diversa, richiamando l’attenzione sui risultati delle amministrazioni passate e sulla situazionce attuale delle finanze comunali.
L’andamento del debito comunale sotto la giunta Doria
Analizzando i dati disponibili sul debito pubblico del Comune di Genova, emerge che tra il 2013 e il 2017, durante la giunta guidata da Marco Doria, l’indebitamento è diminuito in modo significativo, passando da 1,241 miliardi a 1,145 miliardi di euro. Questo miglioramento è stato il risultato di una strategia di risanamento avviata da ex sindaci e assessori, tra cui Marta Vincenzi, che avevano implementato misure per contenere il debito e migliorare i servizi per la cittadinanza.
A differenza di quanto sostenuto da Bucci, il trend positivo sembra essersi interrotto e la giunta attuale è criticata per un rallentamento dell’azione di risanamento finora perseguita. D’Angelo ha evidenziato come, parallelamente a questo rallentamento, il Comune di Genova abbia imposto oneri maggiori ai cittadini, aumentando in modo sensibile le multe relative al codice della strada. Questa strategia di aumento delle entrate comunali potrebbe, secondo alcune voci critiche, rappresentare un modo per mascherare le inefficienze della gestione attuale.
Problemi nelle partecipate: Amiu e Tari
Un altro punto dolente lamentato nella nota di D’Angelo riguarda le società partecipate, in particolare Amiu, l’azienda per la gestione dei rifiuti. Secondo il segretario del PD, l’azienda è costretta a mantenere la propria operatività tramite continui aumenti tariffari, che pesano ulteriormente sulle spalle dei cittadini e dei comuni della Città Metropolitana. D’Angelo sottolinea che questi rincari servono a coprire inefficienze operative e la qualità del servizio tenderebbe a peggiorare.
Particolare attenzione viene anche rivolta alla Tassa sui rifiuti , che risulta essere la più alta d’Italia, evidenziando un record non particolarmente positivo per l’amministrazione Bucci. Gli aumenti delle tariffe, che non si riflettono in un miglioramento dei servizi, hanno creato frustrazione tra i cittadini, i quali si trovano a dover confrontarsi con un servizio ritenuto insufficiente.
La situazione di Amt e i debiti non pagati
Un ulteriore aspetto della gestione comunale che suscita preoccupazione è la situazione finanziaria di Amt, l’azienda dei trasporti pubblici. D’Angelo ha dichiarato che il bilancio di Amt è “in equilibrio” solo grazie al fatto che il Comune non ha onorato i pagamenti dovuti a Trenitalia per l’integrazione tariffaria. Questo approccio di posticipare i pagamenti, come confermato anche da un’analisi dell’Università di Genova, mette in luce una gestione poco sostenibile delle finanze pubbliche.
Questa mancanza di adempimento nei pagamenti non fa altro che spostare il problema su altri enti e sul futuro della mobilità pubblica in città . I continui rinvii e la rinegoziazione dei mutui rischiano di compromettere ulteriormente la stabilità finanziaria comunale. D’Angelo avverte che questa strategia potrebbe aggravare la situazione debitoria, lasciando il carico alla prossima amministrazione e, di fatto, ai cittadini.
Risanamento della sanità ligure: promesse e realtÃ
Infine, l’argomento della sanità ligure, che Bucci ha dichiarato di voler risanare, è stato oggetto di ulteriori critiche. Secondo D’Angelo, è “fantasioso” pensare che il sindaco possa ridurre il debito accumulato dalla sanità , soprattutto in considerazione del fatto che tale debito è il risultato della stessa amministrazione di centrodestra che lo supporta attualmente. Il timore è che qualsiasi tentativo di risanamento possa tradursi in tagli ai servizi e in un’ulteriore spinta verso la privatizzazione del settore sanitario.
In sintesi, la situazione finanziaria di Genova suscita preoccupazione fra i cittadini che si trovano a dover affrontare aumenti di tasse e servizi che non migliorano in parallelo. L’amministrazione del sindaco Bucci è quindi sotto la lente d’ingrandimento, con richieste di maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione delle finanze pubbliche. Le preoccupazioni sollevate puntano a una necessità di rivedere le politiche attuate, affinché possano rispondere alle esigenze degli abitanti di Genova e della Liguria.
Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Donatella Ercolano