A Pescara, il dibattito sul collaudo delle opere di riqualificazione in piazza Sacro Cuore e corso Umberto si fa acceso. Durante una conferenza stampa, il presidente di “Pettinari per l’Abruzzo“, Domenico Pettinari, insieme ai consiglieri comunali Caterina Artese e Massimiliano Di Pillo, ha espresso serie accuse nei confronti dell’amministrazione comunale. Le denunce riguardano la mancanza di un certificato di collaudo e di completamento dei lavori, questione che solleva notevoli preoccupazioni sulla sicurezza pubblica e sull’affidabilità delle opere inaugurate.
La denuncia dei consiglieri
I membri del movimento “Pettinari per l’Abruzzo” hanno dichiarato di essere stati costretti a richiedere ufficialmente l’accesso agli atti per ottenere il certificato di ultimazione dei lavori. La loro indagine ha rivelato una serie di criticità gravi riguardanti il collaudo delle opere di riqualificazione. I consiglieri hanno chiesto che le aree interessate dai lavori vengano transennate per garantire la sicurezza dei cittadini, data la situazione di incertezza sulla corretta esecuzione dei lavori. Secondo quanto dichiarato, le opere sono già state aperte al pubblico nonostante il collaudo non sia stato effettuato.
Questo aspetto è particolarmente rilevante poiché, secondo il Codice dei contratti pubblici, il collaudo può essere effettuato fino a sei mesi dopo il completamento dei lavori. Tuttavia, l’inaugurazione delle opere senza l’attestazione di conformità genera allarmi. “Le opere non possono essere accessibili al pubblico senza la dovuta certificazione,” hanno enfatizzato i consiglieri.
Responsabilità e sicurezza
Le preoccupazioni dei consiglieri non finiscono qui. Essi si interrogano su chi possa farsi carico della responsabilità in caso di incidenti o di problemi legati alle opere non collaudate. Dalla conferenza stampa emerge un forte richiamo alla prudenza, suggerendo che la prassi di aprire al pubblico aree con lavori non collaudati viola norme di sicurezza fondamentali. L’attenzione si concentra anche sulle fontane appena realizzate, opere significative che necessitano di una verifica approfondita prima di essere utilizzate dalla cittadinanza.
“È cruciale che venga seguito il protocollo di sicurezza: senza un collaudo adeguato, i cittadini potrebbero trovarsi in situazioni a rischio,” avvertono, sottolineando che la sicurezza pubblica deve essere prioritaria. Queste affermazioni mettono in evidenza una questione più ampia di responsabilità amministrativa e di tutela dei cittadini.
Criticità dei certificati
Ulteriori problematiche emergono dai certificati di ultimazione dei lavori, nei quali si segnala la presenza di oggetti contestati che avrebbero dovuto essere sistemati entro un termine preciso per garantire il collaudo finale. Secondo le loro affermazioni, non è stato rispettato il termine di quindici giorni per la sistemazione delle irregolarità , il che potrebbe compromettere la validità del certificato stesso. La preoccupazione dei consiglieri è dunque duplice: da una parte, il rischio legato a opere non collaudate, dall’altra, la dubbia efficacia del certificato redatto.
Il rischio di una proroga dei termini senza che le necessarie correzioni siano state apportate rinforza le loro angustie. Senza la corretta chiusura del processo di collaudo, sia la validità delle opere che la sicurezza pubblica potrebbero risultare compromesse. “Ci sembra inaccettabile che, nonostante i problemi riscontrati, le opere rimangano aperte al pubblico e senza controlli adeguati,” hanno ribadito i consiglieri, richiamando alla responsabilità dell’amministrazione.
Richiesta di intervento
I membri del movimento non hanno perso occasione per sottolineare l’approssimazione dell’amministrazione e hanno fatto un appello chiaro e diretto: chiedono che vengano transennate le aree coinvolte nei lavori fino a quando tutte le procedure di collaudo non saranno completate. Questo invito intende promuovere un atteggiamento di maggiore responsabilità nella gestione del patrimonio pubblico.
“Inaugurare opere senza collaudo implica un messaggio pericoloso sulla gestione della sicurezza e del servizio pubblico,” stanno evidenziando. La situazione di piazza Sacro Cuore rappresenta quindi non solo un singolo caso, ma un esempio di una mancanza di attenzione e controllo che potrebbe avere ripercussioni più ampie.
Ultimo aggiornamento il 11 Gennaio 2025 da Sofia Greco