La proposta di costruire una nuova stazione merci a Osimo, avanzata da Rete Ferroviaria Italiana e finanziata attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , ha suscitato vivaci polemiche nel Consiglio regionale delle Marche. Il progetto, che prevede l’installazione di tre binari adiacenti alla linea ferroviaria Adriatica, ha già sollevato molte preoccupazioni riguardo all’impatto ambientale e alla sicurezza idraulica della zona.
Dettagli del progetto e le preoccupazioni espresse
La mozione approvata dal Consiglio regionale, su iniziativa del presidente Dino Latini, sottolinea come la realizzazione della nuova stazione merci potrebbe avere effetti negativi sulla sicurezza idraulica dell’area. Latini ha dichiarato che l’area destinata all’opera è situata nelle immediate vicinanze della Selva di Castelfidardo e del Parco del Conero, una zona giustamente considerata a rischio di esondazione fluviale e vicina alla SS16. La mozione chiede di rivedere la localizzazione del progetto e le sue caratteristiche, sottolineando anche la necessità di un approfondimento degli aspetti urbanistici e ambientali, affinché il Ministero competente possa riconsiderare l’intervento.
Il presidente del Consiglio regionale ha descritto l’infrastruttura come un progetto ad alto impatto ambientale e paesaggistico, il quale ha sollevato forti opposizioni da parte di residenti, associazioni ambientaliste e comunità locali. La mozione è stata quindi vista come un tentativo di contrastare un’opera potenzialmente dannosa per un’area di grande valore naturalistico.
Le posizioni dei partiti di opposizione
I gruppi politici di opposizione, tra cui il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle , hanno manifestato la loro contrarietà alla localizzazione della stazione merci a Osimo. Questi partiti hanno evidenziato diverse criticità legate alla stabilità idrogeologica del territorio e ad altre implicazioni per la sicurezza locale. Sono state presentate due interrogazioni, firmate da Antonio Mastrovincenzo e Marta Ruggeri , che esprimono chiaramente la posizione contro il progetto.
L’opposizione ha evidenziato le contraddizioni nelle posizioni della giunta regionale. Ruggeri ha messo in evidenza come l’assessore Stefano Aguzzi abbia dichiarato che il Comune di Castelfidardo ha espresso parere di non conformità urbanistica, pur mantenendo un atteggiamento favorevole all’intesa Stato-Regione. Questa incongruenza nella gestione della situazione ha alimentato ulteriormente le polemiche all’interno dell’assemblea.
Le dichiarazioni dell’assessore e le reazioni
Durante il dibattito in aula, l’assessore Aguzzi ha presentato una relazione tecnica stilata dalla Regione, datata 6 marzo, che mette in luce le forti criticità legate al progetto, soprattutto in merito al rischio idrogeologico e all’impatto paesaggistico in un’area vincolata. Questa analisi, composta di 16 pagine, sottolineava la carenza di analisi progettuali, risultati che contribuiscono a inasprire il giudizio negativo sull’iniziativa.
Mastrovincenzo ha esposto il suo disappunto per la gestione della questione. Solo verso la conclusione del dibattito i consiglieri hanno appreso dell’esistenza di tale relazione tecnica. Ha paragonato la situazione a una farsa, affermando che gli atti di opposizione devono adeguatamente manifestarsi attraverso un’azione concreta da parte della giunta, piuttosto che restare sulla carta. “La delibera era stata approvata,” ha affermato, “e ora ci si trova in una situazione di confusione.”
Il tema della stazione merci di Osimo continua a creare tensione tra le forze politiche e a mobilitare le proteste della comunità. La situazione rimane in evoluzione e la risposta delle autorità competenti sarà attentamente monitorata.