Criticità nel servizio di anatomia patologica dell'ospedale di Sulmona: la denuncia della FP CGIL

Criticità nel servizio di anatomia patologica dell’ospedale di Sulmona: la denuncia della FP CGIL

Grave inadeguatezza nel Servizio di Anatomia Patologica e Sperimentazioni Cliniche del presidio ospedaliero di Sulmona mette a rischio la salute di lavoratori e pazienti, sollecitando interventi urgenti.
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Criticità nel servizio di anatomia patologica dell'ospedale di Sulmona: la denuncia della FP CGIL - Gaeta.it

Una situazione di grave inadeguatezza mette a rischio la salute di lavoratori e utenti del Servizio di Anatomia Patologica e dell’Ufficio Sperimentazioni Cliniche nel Presidio Ospedaliero di Sulmona. La FP CGIL, in una recente comunicazione, ha evidenziato le difficoltà persistenti nei luoghi di lavoro, sottolineando l’assenza di azioni significative per migliorare le condizioni di sicurezza e operatività.

La situazione attuale nel presidio ospedaliero

La FP CGIL e i rappresentanti della RSU hanno messo in evidenza come, nonostante si stiano avviando i lavori di demolizione della vecchia ala dell’ospedale, il personale delle strutture di Anatomia Patologica e delle Sperimentazioni Cliniche non è stato ancora trasferito in spazi più appropriati. Questo ritardo, secondo la sigla sindacale, rappresenta una condizione particolarmente preoccupante. Infatti, i servizi sopra citati operano in locali confinanti e molto vicini all’area dove si svolgeranno le opere di abbattimento, esponendo il personale a potenziali rischi.

La scelta di mantenere attivi i servizi in queste condizioni crea non solo un pericolo per i lavoratori, ma anche per i pazienti che si recano presso queste strutture. Un aspetto che la FP CGIL non ha trascurato di evidenziare è la responsabilità delle figure dirigenziali: la loro assente gestione ha portato a una situazione che non solo mina la salute dei lavoratori, ma compromette anche l’efficacia dell’assistenza ai pazienti.

La richiesta di intervento immediato

Forte di queste problematiche, la FP CGIL ha richiesto misure drastiche e immediate per risolvere la crisi attuale. La sigla sindacale ha sottolineato la necessità di tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ribadendo l’importanza di avere spazi di lavoro che rispettino le normative vigenti in tema di sicurezza e salute. Solo così si può garantire la sicurezza non solo degli operatori sanitari, ma anche dei cittadini che si rivolgono all’ospedale.

La FP CGIL ha posto l’accento sulla gravità della situazione: l’assenza di un piano di gestione adeguato da parte delle autorità sanitarie e dirigenziali non solo rallenta i lavori, ma alimenta anche un clima di insoddisfazione tra i lavoratori. La situazione attuale non è solo un problema logico, ma una vera e propria emergenza che necessita di soluzioni concrete. Il sindacato ha già espresso la volontà di portare la questione all’attenzione degli organi competenti qualora non si vedano progressi tangibili.

Le prospettive future per il presidio di Sulmona

Con l’inizio dei lavori di abbattimento sull’ala vecchia del presidio di Sulmona, ci si aspetta non solo una nuova organizzazione degli spazi, ma anche un miglioramento delle condizioni di lavoro e dei servizi offerti. Tuttavia, le preoccupazioni espresse dalla FP CGIL rimangono valide; le misure di sicurezza devono essere garantite non solo durante le operazioni di costruzione, ma anche nel periodo di transizione e oltre. La salute e la sicurezza dei lavoratori e dei pazienti devono diventare una priorità nelle agende politiche e sanitarie locali.

La situazione attuale potrebbe trasformarsi in un’opportunità per ripensare le strategie di gestione del servizio di salute pubblica. Se da un lato è fondamentale monitorare l’andamento dei lavori e il trasferimento del personale, dall’altro è cruciale non perdere di vista le esigenze e le istanze del personale. I prossimi passi dovranno decisamente mirare a rispondere a queste necessità, garantendo una sanità che soddisfi le normative e le aspettative di tutti gli attori coinvolti.

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