Criticità nelle carceri irpine: agenti aggrediti e detenuti a rischio, la denuncia dei sindacati

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Criticità nelle carceri irpine: agenti aggrediti e detenuti a rischio, la denuncia dei sindacati - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Le carceri della provincia di Avellino, in particolare quelle di Avellino e Ariano Irpino, stanno affrontando situazioni gravi e preoccupanti, secondo le segnalazioni dei sindacati della Polizia penitenziaria. Questi incidenti mettono in luce un clima di tensione e insicurezza che grava sugli agenti e sui detenuti. Le recenti segnalazioni evidenziano non solo problematiche di sicurezza, ma anche l’urgenza di un intervento a livello istituzionale.

Gli incidenti nella casa circondariale di Ariano Irpino

L’episodio del detenuto nigeriano

Nella casa circondariale di ARIANO IRPINO, uno degli episodi più allarmanti si è verificato quando un detenuto nigeriano ha dato fuoco a un materasso. Questo atto ha ulteriormente messo in pericolo la sicurezza all’interno della struttura: le fiamme si sono propagate partendo da suppellettili strappate dalle pareti della cella. In un secondo momento, il detenuto ha aggredito gli agenti di polizia penitenziaria intervenuti per domare l’incendio, brandendo una spranga di ferro. Il confronto ha portato a gravissime conseguenze per gli agenti: quattro di loro sono stati costretti a ricorrere alle cure ospedaliere per le ferite riportate.

Questo episodio getta luce sulla necessità di migliorare le condizioni di sicurezza all’interno delle carceri, dove l’affollamento e la mancanza di risorse adeguate complicano notevolmente il lavoro degli agenti. I rappresentanti sindacali, Franco Volino della UILPA e Tiziana Guacci del SAPPE, hanno sottolineato quanto questo tipo di eventi sia cresciuto in frequenza e gravità, mettendo a rischio non solo la sicurezza degli agenti, ma anche quella dei detenuti stessi.

La risposta dei sindacati

In risposta a tali gravi incidenti, i sindacati sono stati chiari: è essenziale un intervento immediato per affrontare le criticità e garantire un ambiente più sicuro all’interno delle carceri. Le organizzazioni sindacali hanno richiesto un incontro urgente con il Prefetto di Avellino, Rossana Riflesso, per discutere strategie e misure utili a contrastare questa crescente insicurezza.

La situazione nella casa circondariale di Avellino

Il tentativo di suicidio

Un altro caso esemplare di quanto stia avvenendo nelle carceri irpine è il tentativo di suicidio avvenuto nella casa circondariale di AVELLINO. Un detenuto ha cercato di impiccarsi utilizzando un cappio ricavato dalle lenzuola della sua cella. Fortunatamente, un agente di polizia penitenziaria è riuscito a intervenire in extremis, salvando la vita al detenuto. Questo episodio mette in evidenza non solo la vulnerabilità dei detenuti, ma anche l’eroismo degli agenti che operano in un contesto estremamente difficile.

Le richieste di intervento

Le segnalazioni dei sindacati non si limitano a denunciare gli episodi di violenza e critiche condizioni di lavoro. Esse si estendono anche a richieste di miglioramenti strutturali e di personale. Secondo i rappresentanti sindacali, l’attuale pianta organica e le condizioni strutturali delle carceri non sono più adeguate a garantire la sicurezza sia degli agenti di polizia penitenziaria sia dei detenuti.

In vista di queste problematiche, i sindacati hanno programmato un sit-in di protesta per venerdì prossimo, davanti alla sede della Regione Campania. Questa mobilitazione è volta a sensibilizzare le istituzioni sulla gravità della situazione e a richiedere, con urgenza, un intervento risolutivo.

Le recenti criticità nelle carceri irpine non solo evidenziano l’emergenza attuale, ma richiedono anche un’attenzione immediata e costante da parte delle autorità locali e nazionali. La sicurezza di tutti gli operatori e dei detenuti stessi deve diventare una priorità in un sistema penitenziario già provato da anni di affollamento e carenze strutturali.

Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2024 da Sofia Greco

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