Crolli nelle scuole italiane: un’emergenza che mette a rischio la sicurezza degli studenti

Crollo all’istituto Capellini-Sauro evidenzia la precarietà degli edifici scolastici in Italia, con 69 incidenti registrati nell’anno scolastico 2023-2024 e il 60% delle scuole senza certificati di agibilità.
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Crolli nelle scuole italiane: un'emergenza che mette a rischio la sicurezza degli studenti - Gaeta.it

In Italia, un tema che continua a preoccupare è la sicurezza degli edifici scolastici. Mentre le agenzie si concentrano su questioni come il “servizio civile agricolo”, episodi di crollo nelle scuole sembrano passare sotto silenzio. Con un recente incidente all’istituto Capellini-Sauro della Spezia, emerge la gravità di una situazione che richiede una seria attenzione.

Crollo all’istituto capellini-sauro

Stamattina, durante una lezione, una porzione di intonaco è crollata dal soffitto di un laboratorio dell’istituto Capellini-Sauro. Per fortuna, la prontezza di un’insegnante ha permesso di evitare il peggio: accortasi del pericolo imminente, ha prontamente invitato gli alunni a lasciare l’aula pochi secondi prima del crollo. Questa azione tempestiva ha consentito agli studenti di mettersi in salvo, evitando così potenziali feriti.

Tuttavia, il crollo ha danneggiato gravemente l’aula. I detriti hanno colpito l’impianto di illuminazione, distrutto alcuni banchi e compromesso altri dispositivi come i computer. La direzione dell’istituto, insieme alle autorità competenti, è ora al lavoro per valutare i danni e predisporre le necessarie misure di sicurezza.

La situazione dell’edilizia scolastica in italia

Secondo il XII rapporto di Cittadinanzattiva, l’anno scolastico 2023-2024 ha registrato 69 crolli in scuole italiane, una cifra preoccupante che mette in luce la fragilità di molte strutture. Questa tendenza è aggravata anche dall’assenza di certificati di agibilità per quasi il 60% degli edifici scolastici, un dato che solleva interrogativi sulla sicurezza delle scuole dove migliaia di studenti trascorrono la loro giornata.

La mancanza di investimenti adeguati nella manutenzione degli edifici scolastici e la trascuratezza nei controlli di sicurezza sono fattori che contribuiscono a questa allarmante situazione. La sicurezza degli studenti non dovrebbe mai essere messa in discussione, e invece sembra che molte istituzioni stiano continuando a ignorare il problema.

La voce degli studenti: una denuncia unanime

Dopo l’incidente all’istituto Capellini-Sauro, Delia, rappresentante dell’Unione degli Studenti La Spezia, ha espresso una forte preoccupazione per le condizioni in cui gli studenti sono costretti a vivere. “Le scuole sono vecchie e decadenti, incapaci di rispondere alle esigenze didattiche. Quello che è accaduto oggi è solo la punta dell’iceberg”, ha dichiarato.

Gli studenti sottolineano che le loro strutture non rispettano le norme di sicurezza e che gli spazi sono troppo ridotti per garantire un ambiente di apprendimento sano e stimolante. “Non è tollerabile che da anni si ignori questo problema, e il diritto allo studio non può essere garantito in strutture inadeguate. È fondamentale vivere e studiare in ambienti sicuri e accessibili”, hanno ribadito.

Tommaso Martelli, coordinatore nazionale dell’Unione degli Studenti, ha aggiunto: “Il diritto allo studio è compromesso in gran parte del Paese. Chiediamo di essere ascoltati e di avere un ruolo attivo nella progettazione di scuole sicure e moderne.” L’invito a unire le forze per mobilitarsi il 15 novembre è un chiaro segnale della volontà degli studenti di combattere per ottenere ciò che spetta loro di diritto.

Ultimo aggiornamento il 27 Settembre 2024 da Elisabetta Cina

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