Il drammatico crollo di una parte della Vela Celeste, un noto edificio di Scampia a Napoli, ha portato alla evacuazione di circa 800 residenti, tra cui oltre 300 minori. Questa situazione ha messo in moto un’operazione di emergenza coordinata dalla Protezione Civile e dal Comune, con l’obiettivo di garantire un adeguato supporto abitativo e sociale per le famiglie colpite. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha confermato la gravità della situazione in una dichiarazione durante la mattinata seguente l’incidente.
Evacuazione e supporto per i residenti
Condizioni degli evacuati e prime misure di soccorso
Il prefetto Michele di Bari ha fornito dettagli sulla situazione degli evacuati, specificando che, nel caso in cui fosse necessario un soggiorno prolungato al di fuori delle loro abitazioni, erano già state identificate strutture alloggiative alternative. Questo piano di emergenza è stato progettato pensando non solo alle necessità fisiche, ma anche al benessere sociale degli sfollati, come evidenziato dalle misure attivate per supportarli.
Da questa notte, le squadre di Protezione Civile hanno attivato le operazioni di soccorso. Il prefetto ha indicato che sono state subito offerte colazioni e che è stata pianificata la fornitura di pranzi nelle ore successive. È fondamentale per i residenti non solo ricevere assistenza logistica, ma anche supporto sociale, soprattutto per le famiglie con bambini e disabili. Infatti, i dati riportati indicano che tra gli evacuati ci sono 73 persone con disabilità , che stanno ricevendo un’attenzione particolare per garantire che le loro necessità siano soddisfatte.
Il dramma delle vittime e la risposta delle autoritÃ
Il crollo ha causato anche due vittime tra gli abitanti dell’area, e il prefetto ha espresso il suo cordoglio alle famiglie coinvolte. Un forte senso di comunità è stato invocato per affrontare un momento così difficile, con l’indicazione che tutte le risorse disponibili saranno utilizzate per supportare gli evacuati. La Protezione Civile continuerà a monitorare la situazione e ad attivare misure aggiuntive in base all’evoluzione degli eventi.
Condizioni dei bambini ricoverati
Dettagli sugli interventi chirurgici e lo stato di salute
Tra i soccorsi, due dei sette bambini ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli versano in condizioni critiche. Entrambe le piccole pazienti, una di 7 anni e l’altra di 4, presentano gravi lesioni craniche tali da richiedere interventi chirurgici urgenti e prolungati ricoveri in rianimazione. La prima bambina ha subito un intervento neurochirurgico per il monitoraggio della pressione intracranica, riscontrando fratture e un’emorragia subaracnoidea, mentre la seconda ha necessitato di una craniectomia decompressa e attualmente si trova in condizioni cliniche molto gravi.
Ulteriore assistenza e prognosi
Le altre piccole pazienti hanno segni di traumi ossei significativi e stanno ricevendo cure ortopediche. Internamente, si stanno effettuando operazioni per trattare le fratture e stabilizzarle prima di provvedere a eventuali interventi chirurgici. Oltre ai traumi fisici, alcune bambine presentano contusioni multiple e lesioni che richiedono un attento monitoraggio.
La gravità della situazione ha catturato l’attenzione dei media e della comunità locale, mentre le autorità sanitarie continuano a fornire aggiornamenti sulla salute dei feriti. Il panorama della salute pubblica è stato influenzato dalla necessità di garantire cure continue per tutti i pazienti coinvolti in questa tragedia e per le famiglie che ora affrontano un futuro incerto.