Crollo delle vendite di auto in Europa: calo del 36% per i veicoli elettrici ad agosto

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Crollo delle vendite di auto in Europa: calo del 36% per i veicoli elettrici ad agosto - Fonte: Baraondanews | Gaeta.it

In agosto 2023, il mercato automobilistico europeo ha registrato un significativo calo delle immatricolazioni. Le vendite totali nei paesi dell'Unione Europea, EFTA e Regno Unito hanno raggiunto 755.717 unità, segnando una diminuzione del 16,5% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Questo articolo esamina le cause di questo declino, con un focus particolare sul forte calo delle vendite di auto elettriche, le reazioni dei costruttori e l'impatto dell'attuale panorama economico.

Analisi delle vendite auto in agosto 2023

Le immatricolazioni di auto in agosto 2023 sono nettamente calate, confermando una tendenza che preoccupa l'industria automobilistica europea. Secondo i dati forniti dall'ACEA , dall'inizio dell'anno sono state vendute 8.661.401 auto, con una crescita complessiva dell'1,7% rispetto agli otto mesi del 2022. Tuttavia, agosto ha segnato un cambiamento drammatico, con vendite che sono scese del 16,5%, un dato allarmante in un contesto di mercato globale ancora instabile.

Il calo delle vendite è stato influenzato in modo significativo dalle performance delle auto elettriche, che hanno registrato una flessione drammatica del 36% a livello europeo. Analizzando il solo mercato dell'Unione Europea, la contrazione si attesta a un preoccupante 43,9%. Questo calo è accentuato da un insieme di fattori economici e di mercato che stanno influenzando la fiducia dei consumatori e dell'industria.

Le performance delle case automobilistiche: un quadro da sconforto

La crisi del mercato automobilistico non risparmia neanche i grandi produttori. Stellantis, uno dei principali gruppi automobilistici operanti in Europa, ha visto le proprie immatricolazioni diminuire drasticamente nel mese di agosto, vendendo 103.612 veicoli, il 28,7% in meno rispetto allo stesso mese del 2022. La quota di mercato di Stellantis è passata dal 16,1% al 13,7%, un calo significativo che potrebbe avere conseguenze a lungo termine per l’azienda.

Nei primi otto mesi del 2023, Stellantis ha immatricolato 1.491.967 veicoli, con una flessione complessiva del 3,3% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. Per l'azienda, la quota di mercato attuale di 16,2% è ben lontana dal 17% registrato nel 2022, riflettendo un trend negativo che preoccupa i dirigenti e analisti di settore.

L'ACEA ha evidenziato l'urgenza di adottare misure correttive per affrontare le sfide che l'industria automobilistica deve affrontare. L'assenza di condizioni favorevoli per la produzione e l'adozione di veicoli a zero emissioni nasce dalla mancanza di infrastrutture adeguate, così come dalla necessità di incentivi fiscali e di acquisto robusti. Questi fattori contribuiscono a creare un ambiente difficile per i costruttori di auto, in un contesto di concorrenza serrata.

L'impatto della crisi dell'auto elettrica

La crisi delle vendite di auto elettriche non è un fenomeno isolato, ma rappresenta una forte indicazione delle sfide più ampie che il settore automobilistico europeo deve affrontare. In agosto, le immatricolazioni di veicoli elettrici sono crollate del 36% in Europa Occidentale e del 43,9% nell'Unione Europea, con la Germania che ha subito una riduzione del 68,8% nel numero di auto elettriche vendute. L'Italia ha registrato un calo del 40,9%, seguita dalla Francia e dalla Spagna .

Questa crisi è aggravata dalla crescente concorrenza da parte dei produttori cinesi, che stanno conquistando fette significative di mercato, tanto da mettere sotto pressione l'industria automobilistica europea. Inoltre, l’analisi del Centro Studi Promotor ha messo in evidenza che, nonostante il recupero del prodotto interno lordo post-pandemia, il mercato dell'auto rimane vicino all'80% dei livelli ante-crisi, sollevando interrogativi sul futuro della transizione energetica e sul posizionamento della regione nel panorama competitivo globale.

La richiesta dell'ACEA di revisionare le politiche europee sulla transizione energetica diventa sempre più pressante. L'industria ha bisogno di misure tempestive e decisive per tornare a crescere e affrontare le sfide derivanti dalle normative attese e dalla crisi economica attuale.

Richieste di intervento urgenti da parte dei costruttori

In un contesto di tali difficoltà, l'ACEA ha lanciato un appello urgente alle istituzioni europee affinché vengano attuate misure di soccorso per il settore automobilistico. È evidente che l'attuale quadro normativo non tiene conto delle rapide trasformazioni del contesto geopolitico ed economico. L'ACEA sottolinea che è fondamentale per l'industria beneficiare di riforme normative anticipate e di misure che possano stimolare la produzione di veicoli a emissioni zero.

Le esigenze di un'industria automobilistica in difficoltà richiedono un approccio proattivo da parte dei politici, con una revisione della legislazione sulle emissioni di CO2 che è di vitale importanza. Senza l'implementazione di politiche efficaci e di incentivi adeguati, il settore rischia di affrontare multe pesanti e una competizione internazionale sempre più agguerrita.

La crisi attuale afferma l'urgenza di una riflessione profonda sulle strategie da adottare per garantire non solo la competitività del comparto automobilistico europeo, ma anche la sostenibilità della sua transizione verso un futuro a zero emissioni. Si attende, pertanto, l'attuazione di piani e misure concrete da parte delle istituzioni del settore.

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Sara Gatti

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