Manuela Petrangeli, 50 anni, è stata vittima di un tragico femminicidio, colpita al cuore da un proiettile fatale sparato dal suo ex compagno Gianluca Molinaro. I dettagli dell’autopsia e le ultime novità sull’omicidio che ha scosso Roma.
L’autopsia svela la causa della morte
L’autopsia condotta sulla salma di Manuela Petrangeli ha rivelato che il proiettile che l’ha colpita al cuore è stato fatale, uccidendola istantaneamente. Un altro proiettile si è conficcato nel suo braccio, confermando la brutalità dell’omicidio avvenuto il 4 luglio a Roma.
L’ossessione dell’ex compagno
Gianluca Molinaro, ex compagno di Manuela e padre del loro figlio, è stato identificato come l’aggressore. Nonostante la fine della relazione, Molinaro era ossessionato dall’ex compagna, nutrendo sentimenti che lo hanno spinto a commettere l’irreparabile.
Punti oscuri e interrogativi
Molinaro ha confessato il delitto e si trova in carcere con l’accusa di omicidio aggravato e detenzione illegale di armi. Tuttavia, rimangono ancora punti oscuri da chiarire, come la provenienza dell’arma del delitto, un fucile a canne mozze con matricola illeggibile.
La pericolosità dell’aggressore
Il giudice ha convalidato il fermo di Molinaro, ritenendolo una personalità estremamente pericolosa, soprattutto nelle relazioni sentimentali, dove gli impulsi incontrollati possono portarlo a commettere atti violenti e tragici.
Resta alta l’attenzione su questo femminicidio che ha scosso l’opinione pubblica, portando alla luce una realtà troppo spesso silenziosa e devastante.
Approfondimenti
- – Manuela Petrangeli era una donna di 50 anni vittima di un tragico femminicidio, uccisa da un proiettile sparato dal suo ex compagno Gianluca Molinaro. Il femminicidio si è verificato a Roma il 4 luglio.
– Gianluca Molinaro è stato identificato come l’aggressore nel femminicidio di Manuela Petrangeli. Era l’ex compagno di Manuela e padre del loro figlio. Dopo la fine della relazione, Molinaro ha manifestato un’ossessione per l’ex compagna, che lo ha spinto a commettere l’omicidio.
– L’autopsia condotta su Manuela Petrangeli ha rivelato che il proiettile che l’ha colpita al cuore è stato fatale, uccidendola istantaneamente. Un secondo proiettile si è conficcato nel suo braccio, confermando la brutalità dell’omicidio.
– C’è ancora incertezza sulla provenienza dell’arma del delitto, un fucile a canne mozze con matricola illeggibile. Gianluca Molinaro ha confessato il delitto e si trova in carcere con l’accusa di omicidio aggravato e detenzione illegale di armi.
– Il giudice ha convalidato il fermo di Gianluca Molinaro, ritenendolo estremamente pericoloso, soprattutto nelle relazioni sentimentali, dove gli impulsi incontrollati possono portarlo a commettere atti violenti.
– Questo femminicidio ha suscitato forte scalpore e ha portato alla luce una realtà spesso silenziosa e devastante, evidenziando l’importanza di combattere la violenza di genere.
Ultimo aggiornamento il 7 Luglio 2024 da Elisabetta Cina