Crotone, emessi due Daspo a tifosi per reati al di fuori dello sport: la nuova misura di prevenzione

Crotone, emessi due Daspo a tifosi per reati al di fuori dello sport: la nuova misura di prevenzione

La Questura di Crotone emette due Daspo per tifosi con precedenti penali, estendendo la normativa a comportamenti pericolosi non legati allo sport, suscitando dibattiti su sicurezza e diritti civili.
Crotone2C emessi due Daspo a ti Crotone2C emessi due Daspo a ti
Crotone, emessi due Daspo a tifosi per reati al di fuori dello sport: la nuova misura di prevenzione - Gaeta.it

La Questura di Crotone ha recentemente messo in atto una decisione significativa emettendo due divieti di accesso denominati Daspo, applicabili a presunti individui rappresentanti un potenziale rischio per l’ordine pubblico. Si tratta di un’azione legislativa che riflette un’estensione della normativa pensata per gestire comportamenti violenti e indesiderati legati al mondo sportivo, ma che in questo caso si applica a condotte di altro tipo. La legge n. 401 del 1989 consente infatti di estendere l’efficacia di queste misure anche a reati non direttamente connessi a eventi sportivi, una novità che ha suscitato interesse e discussione.

Dettagli sui divieti emessi

I due Daspo, di durata annuale ciascuno, colpiscono tifosi con precedenti penali significativi. Uno dei soggetti è stato condannato per violazione della normativa sulle armi, mentre l’altro è stato riconosciuto colpevole di associazione a delinquere in contesti legati all’immigrazione e alla condizione di stranieri. Questi provvedimenti sono stati emessi sulla base di un’interpretazione ampia della legge, la quale permette la contestazione anche quando il soggetto ha mostrato comportamenti pericolosi non necessariamente in collegamento diretto a manifestazioni sportive.

La Questura di Crotone ha voluto chiarire che l’applicazione di queste misure non si limita a chi dimostra una pericolosità direttamente in contesti sportivi, ma si espande a chi si è distinto per comportamenti tali da destare preoccupazioni per la sicurezza pubblica, anche in contesti differenti. Questo approccio mira a prevenire eventuali problemi di ordine pubblico prima che possano manifestarsi, intervenendo su chi ha già dimostrato inclinazioni pericolose in altri ambiti.

I criteri di applicazione del Daspo

La nuova interpretazione della norma ha portato a dei criteri di applicazione del Daspo più severi e articolati. Secondo la Questura, possono essere colpiti da questo provvedimento non solo individui già condannati, ma anche coloro che si trovano in fase di indagine per determinati reati, con condanne anche non definitive. Ciò si traduce in un’attenzione particolare verso quei comportamenti che possano rappresentare un indicativo di attitudine al compimento di reati di particolare allarme sociale.

L’obiettivo principale di questa strategia è garantire un’atmosfera più sicura non solo durante gli eventi sportivi stessi, ma anche nella comunità in generale. La decisione di estendere il Daspo a reati diversi è una misura preventiva, concepita per tutelare il pacifico svolgimento di manifestazioni pubbliche e garantire la sicurezza dei cittadini. La legge, quindi, non è applicabile esclusivamente a episodi di violenza in ambito sportivo, ma si rivolge anche a una più ampia sfera di rischio sociale.

La reazione della comunità e degli esperti

La decisione della Questura ha già sollevato reazioni contrapposte fra i membri della comunità e tra esperti di diritto. Da un lato c’è chi applaude l’iniziativa, considerandola necessaria per garantire la sicurezza pubblica e prevenire episodi di violenza. Dall’altro, vi sono timori riguardo a possibili abusi nell’interpretazione della legge e nel modo in cui vengono applicate tali misure.

La comunità ha espresso preoccupazione riguardo a come queste decisioni possano influire sulla libertà degli individui, specialmente quando si tratta di reati non direttamente collegati al contesto sportivo. Gli esperti suggeriscono che l’applicazione di tali misure debba essere attentamente monitorata e che occorra garantire un equilibrio tra la sicurezza e la salvaguardia dei diritti civili.

Change privacy settings
×