Già nei giorni festivi, una notizia ha scosso la comunità aquilana: cinque cuccioli di cane abbandonati, appena nati e con il cordone ombelicale ancora attaccato, sono stati trovati in un’area di Paganica, nei pressi di Monte Manicola. Il ritrovamento, avvenuto il 26 dicembre, ha mobilitato immediatamente i volontari di associazioni locali, che hanno agito per salvare queste creature in difficoltà . Il richiamo all’emergenza è stato lanciato dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane, che ha subito allertato anche le autorità competenti.
L’intervento della Lega nazionale per la difesa del cane
I membri dell’associazione, allertati da due passanti, si sono attivati prontamente per portare aiuto ai cuccioli. Hanno contattato il Servizio Veterinario della ASL e il Comune di L’Aquila, avviando così le operazioni di soccorso. “Abbiamo preso in carico i cuccioli per cercare di scaldarli e allattarli subito,” hanno riferito. Purtroppo, il dramma non si è fatto attendere: due dei cinque cuccioli sono deceduti durante la notte, nonostante le migliori cure da parte del personale veterinario. Attualmente, uno solo dei piccoli ha la possibilità di sopravvivere, mentre il resto della cucciolata ha trovato un triste destino.
Il grido d’allerta della vicepresidente
Caterina Bonati Fagioli, vicepresidente della Sezione di L’Aquila della Lega Nazionale per la Difesa del Cane, non ha nascosto la propria preoccupazione per quanto accaduto. “Siamo tornati indietro negli anni. È un gesto vile e senza scrupoli. Le persone possono sempre chiedere aiuto; non c’è bisogno di abbandonare queste creature.” Le parole di Bonati Fagioli evidenziano una crescente preoccupazione per il fenomeno dell’abbandono degli animali, che sembra riproporsi in modo incessante. “Abbiamo strumenti e risorse per prevenire questa sofferenza, ma è necessario utilizzarli regalmente.”
La madre e la condizione degli animali
Oltre ai cuccioli, preoccupa la sorte della madre. “Pensiamo a quella povera cagna, che si starà disperando,” ha aggiunto Bonati Fagioli, “potrebbe contrarre gravi patologie, come la mastite.” La mancanza di sterilizzazione rende la situazione ancora più complessa: fra pochi mesi potrebbe trovarsi di nuovo in calore, ripetendo un ciclo di sofferenza tale e quale a quello vissuto. Il richiamo all’azione è indirizzato non solo ai cittadini, ma anche alle istituzioni, perché vengano sviluppate campagne di sensibilizzazione e programmi di sterilizzazione e adozione.
L’impegno di Lega del Cane e la speranza per il futuro
Dal 1991, la Lega del Cane è attiva nel territorio, collaborando con enti locali per la sensibilizzazione riguardo al randagismo e alla salute degli animali. La vicepresidente ha fatto appello alla comunità per adottare i cuccioli e partecipare a iniziative per ridurre il numero di abbandoni. “Possiamo porre fine a questa piaga con sterilizzazioni e controlli,” ha sottolineato, “È fondamentale che la società prenda coscienza della situazione.” La speranza è che l’unico cucciolo rimasto possa recuperare e, una volta completate le cure veterinarie necessarie, trovare una famiglia amorevole.
Per chi desidera offrire supporto, la Lega del Cane di L’Aquila rimane a disposizione per qualsiasi emergenza, contattabile al numero 329.9064859 o via email all’indirizzo fornito.
Ultimo aggiornamento il 27 Dicembre 2024 da Sara Gatti