Cucina italiana in primo piano al Vinitaly: tappa importante per la candidatura UNESCO

Cucina italiana in primo piano al Vinitaly: tappa importante per la candidatura UNESCO

La cucina italiana si presenta al Vinitaly per la candidatura a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO, con il supporto di istituzioni e chef rinomati, puntando su tradizione e sostenibilità.
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Cucina italiana in primo piano al Vinitaly: tappa importante per la candidatura UNESCO - Gaeta.it

La Cucina italiana si afferma come protagonista al Vinitaly, l’importante fiera di vini e prodotti agro-alimentari, con un evento dedicato alla sua candidatura come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO. L’appuntamento, tenutosi in data 8 aprile 2025, ha visto la partecipazione di personalità chiave del mondo istituzionale, culturale e gastronomico.

Figure di spicco e confronto tra tradizione e innovazione

L’evento ha visto la presenza di esponenti di rilievo, tra cui il sottosegretario all’Agricoltura Patrizio La Pietra e il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, responsabile della delega UNESCO. Significativa anche la partecipazione di Maddalena Fossati Dondero, presidente del Comitato promotore, e Pier Luigi Petrillo, direttore della Cattedra UNESCO e autore del dossier che sostiene la candidatura. Non sono mancati, infine, i contributi degli artisti del settore, come lo chef stellato Massimo Bottura e Dominga Cotarella, presidente di Terranostra.

Questi relatori hanno evidenziato l’importanza della cucina italiana, non solo come arte culinaria ma come simbolo di identità culturale, sociale e strategica per il Paese. La tavola rotonda ha messo in luce il legame inscindibile tra cucina, cultura e agricoltura, un’enfasi particolare che ha caratterizzato ogni intervento. Lo scambio di idee ha messo in risalto come la cucina possa essere un racconto di tradizioni e pratiche sostenibili, un vero e proprio patrimonio da preservare e valorizzare.

La candidatura come Patrimonio dell’Umanità UNESCO

Il focus dell’evento si è concentrato sulla candidatura per il riconoscimento UNESCO, fortemente sostenuta dal Ministro Francesco Lollobrigida, il quale ha sottolineato l’importanza di questo passo. La proposta mira a proteggere e promuovere il patrimonio gastronomico italiano e il suo valore intrinseco nel contesto della cultura globale. I relatori hanno enfatizzato come la cucina non si limiti a essere un semplice insieme di ricette, ma rappresenti un’espressione viva dell’identità italiana, radicata nella convivialità e nella tradizione.

Un aspetto rilevante è stato il richiamo all’importanza della sostenibilità. Infatti, i relatori hanno parlato di pratiche agricole responsabili e della necessità di un approccio olistico che consideri il benessere umano e dell’ambiente. Grazie a queste caratteristiche distintive, la cucina italiana ha la possibilità di emergere come un simbolo di cultura alimentare nella sua forma più autentica.

L’attesa per il verdetto finale

La decisione finale da parte dell’UNESCO è attesa per dicembre 2025. Questo annuncio rivestirà un’importanza cruciale non solo per il settore gastronomico, ma per la cultura italiana nel suo insieme. Il Sistema Italia, unito in questo processo, si sta attrezzando per sostenere attivamente la candidatura. Le istituzioni e i vari attori coinvolti sono chiamati a mobilitarsi per dar forza a questa iniziativa, che promette di posizionare la cucina italiana tra i tesori culturali riconosciuti a livello mondiale.

Il successo di questa candidatura non rappresenterebbe solo un traguardo per la cucina italiana, ma un riconoscimento all’intero patrimonio culturale del Paese, contribuendo a preservare le tradizioni e le tecniche culinarie che hanno caratterizzato la storia italiana.

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