L’importanza della sicurezza sul lavoro è un argomento sempre più attuale, specialmente dopo incidenti che coinvolgono giovani in stage o apprendistato. Recentemente, l’evento “Per una cultura della sicurezza, dalla scuola al lavoro” ha evidenziato questa necessità , con la partecipazione di Dino Parelli e Maria Elesa Dentesano, genitori di Lorenzo, un giovane tragicamente scomparso nel 2022 a causa di un incidente durante uno stage. Il dibattito ha avuto luogo grazie all’iniziativa del deputato Walter Rizzetto, che è anche Presidente della XI Commissione Lavoro pubblico e privato.
La proposta di legge per l’insegnamento della sicurezza
Durante l’evento, Parelli ha sottolineato come sia fondamentale non considerare la sicurezza come un semplice obbligo. Secondo lui, dovrebbe diventare un’attitudine naturale per ogni giovane. A tal fine, ha espresso il suo sostegno all’introduzione dell’insegnamento della sicurezza sul lavoro all’interno dell’ora di educazione civica, così come previsto dalla proposta di legge presentata da Rizzetto. Questa misura rappresenta un passo significativo per garantire che i ragazzi abbiano le competenze necessarie per affrontare il mondo del lavoro in maniera consapevole e sicura.
L’insegnamento della sicurezza nelle scuole ha come obiettivo quello di formare una generazione di lavoratori più preparati e responsabili. I genitori di Lorenzo hanno accolto favorevolmente l’iniziativa, indicando che si integra perfettamente con gli scopi della “Carta di Lorenzo“. Questa carta è stata creata per promuovere la sicurezza e la consapevolezza tra i giovani, sottolineando l’importanza di affrontare le problematiche relative alla sicurezza sul lavoro sin dalla scuola.
La “Carta di Lorenzo”: un modello di consapevolezza
La “Carta di Lorenzo” è un documento significativo, sottoscritto da diverse realtà come Regione, scuole, imprese, sindacati e altre istituzioni. Il suo scopo è andare oltre l’imposizione di normative, puntando a instillare nei giovani un approccio consapevole alla sicurezza. La proposta di legge, in questo contesto, funge da supporto a queste finalità , rappresentando un investimento necessario per la società nei confronti degli studenti.
Parelli ha messo in evidenza come l’obiettivo principale della Carta non sia semplice presenza di regole, ma piuttosto la costruzione di un’educazione che trasmetta valori di responsabilità e attenzione. L’idea è che i giovani, tra non molto, si troveranno a essere i protagonisti del mondo del lavoro e dovranno stare attenti ai rischi cui potrebbero andare incontro. L’educazione alla sicurezza perciò deve essere un tema prioritario nella formazione.
L’importanza di un approccio etico alla sicurezza professionale
In un contesto lavorativo spesso caratterizzato da pressioni e scadenze, è essenziale che i valori riguardanti la sicurezza diventino centrali nella cultura aziendale. Come ribadito dai genitori di Lorenzo, la sicurezza non è solo un argomento tecnico, ma deve essere percepita anche come un elemento morale. L’investimento in formazione e promozione della cultura della sicurezza può non solo salvare vite, ma anche migliorare il clima lavorativo e aumentare la produttività .
In questo senso, il coinvolgimento di tutte le parti interessate – istituzioni, scuola, famiglie e aziende – è fondamentale per creare un ambiente professionale più sicuro. La proposta di legge e la “Carta di Lorenzo” sono iniziative concrete per promuovere un messaggio chiaro: la sicurezza non è una questione da prendere sotto gamba, ma una norma da vivere quotidianamente.