Cultura inclusiva: 13 musei polisensoriali in Lombardia rendono l’arte accessibile a tutti

Cultura inclusiva: 13 musei polisensoriali in Lombardia rendono l’arte accessibile a tutti

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza investe 300 milioni di euro per rendere musei e biblioteche italiani accessibili a tutti, promuovendo l’inclusione culturale attraverso il progetto Musei Polisensoriali.
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Cultura inclusiva: 13 musei polisensoriali in Lombardia rendono l’arte accessibile a tutti - Gaeta.it

La ricchezza culturale dell’Italia si esprime attraverso i suoi numerosi musei, monumenti e biblioteche che ogni anno accolgono milioni di visitatori. Secondo un report dell’Istat del 2022, circa 75 milioni di utenti hanno visitato diverse istituzioni culturali sul territorio nazionale. Tuttavia, non tutte queste strutture sono pronte a garantire l’accessibilità per le persone con disabilità, creando un divario significativo nell’opportunità di fruizione della cultura. Per affrontare questa problematica, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha avviato un’iniziativa importante: la rimozione delle barriere fisiche e cognitive nei luoghi della cultura italiani.

Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: investimenti per l’accessibilità

Nell’ambito dell’obiettivo Turismo e Cultura 4.0, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha destinato 300 milioni di euro per rendere musei e biblioteche più accessibili. Questo ambizioso progetto mira a completarsi entro il 2026, aprendo la strada a una fruizione culturale senza barriere. Nel frattempo, ci sono sviluppi positivi che segnalano il cambiamento.

Negli ultimi anni, una spinta significativa è arrivata dalla Lombardia, dove è stato avviato il progetto Musei Polisensoriali, un’iniziativa che coinvolge tredici luoghi della cultura. Questi spazi non solo sono stati selezionati per il loro valore storico e artistico, ma anche per la volontà di innovare in termini di inclusione. Grazie ai fondi del PNRR e del programma Next Generation EU, queste istituzioni possono ora offrire un’esperienza di visita autenticamente accogliente per tutti i gruppi di disabilità.

Musei polisensoriali: una nuova esperienza per i visitatori

I musei coinvolti nel progetto Musei Polisensoriali offrono un accesso unico e arricchente per i visitatori con disabilità sensoriali, cognitive e motorie. Sussidi speciali sono stati creati per ogni museo, tenendo conto delle necessità specifiche di ciascun luogo. Questo approccio mirato è stato supportato da collaborazioni con associazioni esperte nel campo delle disabilità, come la Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano e l’Associazione Nazionale Subvedenti.

Tra le innovazioni ci sono gli strumenti progettati secondo i principi del Design for All, che facilitano l’interazione con l’arte e la cultura. I visitatori con disabilità visiva possono accedere a disegni in rilievo, pannelli tattili e modelli stampati in 3D, che offrono una comprensione tangibile delle opere esposte. Allo stesso modo, per chi ha disabilità uditive sono disponibili video in lingua dei segni, accompagnati da sottotitoli e narrazioni in diverse lingue.

Per le persone con disabilità cognitive, è stata realizzata una guida intitolata “Museo per tutti”. Questa guida è disponibile in due versioni: una con un linguaggio semplificato e l’altra con simboli di Comunicazione Aumentata Alternativa. Questo livello di attenzione verso le diverse forme di disabilità segna un passo storico nella valorizzazione della cultura.

I luoghi del progetto e le loro specificità

Il progetto Musei Polisensoriali abbraccia una vasta gamma di luoghi d’arte e storia, tra cui il Castello Scaligero di Sirmione, il Palazzo Besta a Teglio e la Cappella Espiatoria di Monza. Attraverso questi spazi, i visitatori possono esplorare non solo l’arte, ma anche la storia e la cultura locale, entrando in contatto diretto con il patrimonio italiano.

In particolare, il complesso monumentale della Certosa di Pavia e il Museo del Cenacolo vinciano si distinguono per la loro completezza, offrendo percorsi visivi, uditivi e cognitivi. Anche in questi casi, sarà possibile utilizzare i sussidi in occasioni straordinarie, consentendo anche a visitatori senza disabilità di sperimentare l’arte in modo innovativo.

Il progetto non si limita solo a rispondere a esigenze immediate, ma anche a stimolare un profondo cambiamento nella percezione e nella fruizione della cultura. Con questa iniziativa, la Lombardia compie un importante passo verso l’accessibilità, rendendo la cultura un patrimonio comune e condiviso. Restare informati su tali iniziative diventa quindi fondamentale per comprendere come l’Italia stia evolvendo nel campo della cultura inclusiva.

Ultimo aggiornamento il 9 Dicembre 2024 da Armando Proietti

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