Cupramontana: il Museo dell'Etichetta avvia un progetto di digitalizzazione innovativo

Cupramontana: il Museo dell’Etichetta avvia un progetto di digitalizzazione innovativo

Il Museo dell’Etichetta di Cupramontana avvia un progetto di digitalizzazione per rendere accessibili oltre 90mila etichette di vino, promuovendo la tradizione vinicola marchigiana e il Concorso Premio Etichetta d’oro.
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Cupramontana: il Museo dell'Etichetta avvia un progetto di digitalizzazione innovativo - Gaeta.it

In una cornice di forte tradizione vinicola, il Museo dell’Etichetta di Cupramontana, situato nelle Marche, sta per intraprendere un’importante iniziativa di digitalizzazione. Questa operazione mira a rendere accessibile una vasta collezione di oltre 90mila etichette di vino, provenienti da epoche e paesi diversi. L’implementazione di questa innovazione tecnologica non solo modernizzerà la fruizione del museo, ma contribuirà anche a promuovere la celebre DOC Verdicchio dei Castelli di Jesi, facendo luce sulle tradizioni vinicole della regione.

Un progetto significativo per il Museo dell’Etichetta

Denominato “MeCupra“, il progetto di digitalizzazione del Museo dell’Etichetta è stato finanziato dalla Regione Marche attraverso un bando volto a sostenere i servizi pubblici digitali integrati. Grazie a questa iniziativa, il Comune di Cupramontana avrà l’opportunità di catalogare e rendere disponibile online un’importante fetta del patrimonio vinicolo locale. Secondo quanto dichiarato dall’amministrazione comunale, questo passo rappresenta un fondamentale “salto tecnologico” necessario per un’istituzione museale moderna, in grado di attrarre visitatori anche in un’era sempre più digitale.

Il progetto non si limita alla catalogazione delle etichette; prevede l’implementazione di un sito web dedicato dove sarà accessibile un archivio digitale completo. Questa infrastruttura informatica contribuirà a rinnovare non solo il modo in cui le etichette sono presentate al pubblico, ma anche a connettere i visitatori con la storia e l’identità culturale del vino marchigiano.

Riscoprire l’arte delle etichette attraverso il Concorso Premio Etichetta d’oro

Un altro aspetto fondamentale di questa iniziativa è il rinnovato impulso al Concorso Premio Etichetta d’oro, un contest che celebra il design delle etichette di vino e giunto quest’anno alla sua XXXI edizione. Il concorso sarà presentato in concomitanza con il progetto di digitalizzazione durante la prossima fiera Vinitaly di Verona. Questo evento non solo valorizza l’aspetto estetico e artistico delle etichette, ma promuove anche il talento di designer e artisti che lavorano nel settore vinicolo.

Il Concorso si prefigge anche di sensibilizzare il pubblico sull’importanza delle etichette, elemento fondamentale nella promozione e nella vendita del vino. La digitalizzazione del museo offre un contesto ideale per celebrare la storia di queste opere e per connettere gli artisti con un pubblico più ampio, facendo leva sulle tradizioni vinicole della zona.

Un patrimonio storico e culturale unico

Il Museo dell’Etichetta, allestito nelle suggestive cantine dell’ex monastero di Santa Caterina, è custode di una delle collezioni più ricche di etichette al mondo. Fondata da Franco Rossi, pioniere nella raccolta di etichette, la collezione si distingue per la sua varietà e per l’accuratezza della sua esposizione. Oggi, essa è divisa in tre sezioni principali: la sezione contemporanea, che raccoglie oltre sessantamila etichette esposte per provenienza geografica; quella storica, che conserva etichette risalenti al periodo compreso tra l’Ottocento e il Novecento; e quella artistica, con oltre quattrocento opere di design di artisti noti.

Questa collezione non solo celebra l’arte della vinificazione, ma racconta anche la storia e la diversità culturale di paesi produttori di vino di tutto il mondo. La sua importanza risiede non soltanto nel numero di etichette, ma anche nella narrazione che ogni etichetta porta con sé, testimoniando l’evoluzione del vino e del design grafico nel corso degli anni. Un simile patrimonio, per lo più conservato in collezioni private, rappresenta quindi un aspetto fondamentale della cultura enologica e artistica globale.

La presentazione ufficiale del progetto di digitalizzazione avverrà il 28 marzo a Cupramontana, con la partecipazione dell’assessora regionale Chiara Biondi e del sindaco Enrico Giampieri, in un evento che si preannuncia ricco di contenuti e di significato per tutti gli appassionati di vino e cultura.

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